L’ex tecnico del Grifo passa ai rigori in semifinale contro i tedeschi dell’Eintracht Francoforte. Quattro squadre inglesi nelle finali europee.
Il 29 di maggio mezza Londra si trasferirà a Baku per la finale di Europa League: si sfideranno infatti Arsenal e Chelsea.
Prima finale europea per Maurizio Sarri: l’ex tecnico del Napoli, con una breve ma intensa esperienza anche a Perugia, aveva cominciato la stagione con qualche difficoltà, finendo anche sulla graticola, in particolare dopo il 6-0 subito dal City di Guardiola, ma è riuscito a ricompattare l’ambiente e imporre il proprio gioco fino a condurre i Blues a giocarsi il titolo in finale.
Partita che sembrava in discesa per Sarri e i suoi, passati al 28′ con Loftus-Cheek. Ma i tedeschi prendono campo e trovano il pari al 4′ della ripresa con Jovic, che sfrutta un buco nella difesa dei londinesi.
Il secondo tempo va avanti con tante occasioni – le migliori sul piede di Zappacosta – e capovolgimenti di fronte, ma si arriva ai supplementari e poi ai calci di rigore, dove si ripresenta una delle leggi del calcio: il primo che sbaglia alla fine perde. Il penalty decisivo è di Eden Hazard.
Una partita su cui c’è il marchio di Sarri, non tanto per il gioco (il Chelsea non è stato bellissimo) quanto nelle scelte: Loftus-Cheek (che ha segnato), Zappacosta (fra i migliori) e non Cahill al posto dell’infortunato Christensen, infine la scelta di non far tirare il rigore a Higuain, che tanti decisivi ne ha sbagliati in Italia.
La foto di Sarri è tratta dal profilo ufficiale del Chelsea