L’ex allenatore del Perugia ha partecipato alla conferenza stampa del Venezia convocata dopo la sentenza della Corte d’Appello Federale che ha salvato il Palermo. Il video integrale
Serse Cosmi ha vissuto tante tappe folli del calcio italiano. Da protagonista, ad esempio, l’unico spareggio interdivisionale della storia tra il suo Perugia (che era in A) e la Fiorentina (la sesta della Serie B). Il tecnico perugino, alla guida del Venezia, si ritrova di fronte oggi ad un altro bizzarro appuntamento che i lagunari, come toccò allora al Grifo, si trovano a dover giocare ad un mese di distanza dall’ultima sfida ufficiale.
Con la sentenza d’appello che ha salvato il Palermo dalla retrocessione, il caos della Serie B ha riportato il Venezia a giocare i playout, contro la Salernitana, e Cosmi si è sfogato nella conferenza stampa convocata dal club lagunare. “Nessuno ha preso in considerazione l’aspetto sportivo – uno dei passaggi del crescendo dell’allenatore perugino -. Non è logico giocare un playout perché non ci sono le condizioni sportive. Altrimenti possiamo andare a giocare con l’infradito o bendati, ma non è calcio. Non è sport. Questa è la cosa fondamentale.
“Se oggi – ha aggiunto – i nostri tifosi chiedono il rispetto per la maglia spingendoci a non giocare, non è che c’hanno tutti i torti. Mi darebbe gusto poter parlare personalmente con i signori Gravina e Balata… Ci vado io a fare il burattino del sistema a Salerno, non posso mandarci Bazzani. Farò ciò che mi dice la mia società e che reputa che sia necessario fare”.
