Il nuovo allenatore del Catania vorrebbe portare nel club siciliano il protagonista della promozione del suo Grifo
Giornata di presentazione, a Torre del Grifo, per il neo tecnico del Catania, Andrea Camplone. L’ex allenatore del Perugia a catania46.net racconta le emozioni per la nuova avventura e chiama in causa il Grifo sia per il modulo da scegliere che per Marco Moscati.
“Sono felicissimo di stare qua. Non mi aspettavo sinceramente una chiamata del genere, ho preso il primo aereo e sono corso qui. Questa è una società che nulla ha a che vedere con questa categoria. Per me si tratta di un’occasione importante dopo l’esperienza negativa di Cesena. Stiamo cercando di costruire una squadra competitiva, lo merita la piazza; lo stesso stanno facendo le nostre rivali. Vincere non è mai facile, ma io ho tantissima voglia e cercherò di entrare nella storia di questa società”.
In merito al modulo ha spiegato. “Il 4-3-3? L’ho utilizzato per molto tempo, a Perugia cambiai modulo passando al 3-5-2 perché la squadra si era appiattita. Un allenatore deve lavorare con due moduli, perché non si sa mai quello che può succedere nel corso della stagione. Vedremo quale modulo proporrò come alternativo al 4-3-3, sicuramente proveremo la difesa a tre. Lavorerò sull’inculcare una mentalità propositiva sia in casa che in trasferta. Io sono un po’ spregiudicato, mi piace attaccare con tanti uomini”.
Camplone chiama Moscati: “Il ragazzo è in B, fino all’ultimo vuole giocarsi le sue carte in B. Aspettiamo e vediamo. Ci servirà un giocatore con le sue caratteristiche”.