I Reds dovranno risarcire i Citizens con un milione di euro per aver violato il sistema informatico di scouting con cui la società aveva appena scovato il giovanissimo talento spagnolo, ora al Grifo.
In Inghilterra si parla di spionaggio, di sistemi informatici violati, di tensione fra due società, ma James Bond stavolta non c’entra nulla. Non si parla di Guerra Fredda ma di calcio. E gli 007 non erano al lavoro per evitare un attacco nucleare ma per scovare giovani calciatori prima dei rivali.
A farsi la guerra due società ricche e blasonate di oltremanica – Liverpool e Manchester City – che ora si rivedranno in tribunale. Oggetto della contesa: Paolo Fernandes. Sì proprio lui, il numero 13 del Perugia. Lo scrive il quotidiano spagnolo El Mundo Deportivo, che a sua volta cita come fonte il prestigioso The Times londinese: a quanto pare i Reds dovranno risarcire i Citizens con un milione di euro per l’azione di disturbo.
La notizia ovviamente non sfiora il Perugia, ma dà la misura di quanto fosse considerato il talento spagnolo che ora gioca nel Grifo.
I fatti risalgono al periodo tra giugno 2012 e febbraio 2013. Liverpool e ManCity si interessarono contemporaneamente allo stesso giocatore che allora quando i Reds spiarono il sistema di scouting del Manchester City. Il tutto venne fuori quando il Liverpool si interessò a Paolo Fernandes, all’epoca giovanissimo del Saragozza, che fu poi acquistato dai Citizens. Paolo Fernandes, ora, è in prestito al Perugia.