
Nel finale di primo tempo gli ospiti hanno chiesto il penalty per un contatto in area tra Kouan e l’attaccante nerazzurro sugli sviluppi di un corner. La squadra di Ayroldi vede bene.
Era alla terza direzione di gara in B, dopo la promozione estiva, e l’arbitro Giovanni Ayroldi ha tenuto in mano l’anticipo della settimana giornata tra Perugia e Pisa. La gara è rientrata nei canoni del naturale agonismo e il fischietto di Molfetta, figlio d’arte (il padre Nicola è stato Internazionale), ha centrato le decisioni più importanti.
Sotto la lente d’ingrandimento è finito, in particolare, il contatto in area biancorossa (41′) tra Kouan e Masucci (nel fotogramma Dazn) sul punteggio di 1-0. L’attaccante pisano ha protestato per la mancata assegnazione del rigore, il tecnico degli ospiti D’Angelo ha confermato la tesi nel dopo gara spiegando che con il Var non ci sarebbero stati dubbi.
In realtà, analizzando proprio le immagini dell’azione nata da un corner, risulta evidente come il contrasto a centro area sia frutto di un contatto reciproco. Nel dettaglio è proprio Masucci che alla fine allarga il gomito, all’altezza del viso del grifone, per poi cadere a terra e chiedere il penalty che la squadra di Ayroldi, giustamente, non concede. Anche perché si era ai limiti del fallo in attacco.
