Prestazione di livello per un Perugia che conferma di avere problemi dietro e davanti, battuto però da un regalo dell’arbitro e da una prodezza della ‘bestia nera’. Non basta super Iemmello, è stata battaglia con due legni per parte e tante occasioni
Sconfitta profondamente immeritata per il Perugia a Cremona al termine di una battaglia di 95’ in cui i grifoni hanno tenuto botta sempre e, anzi, condotto per larghi tratti. La pecca del Perugia è stata la fase realizzativa, dove ha brillato il solo Iemmello (a segno in avvio di ripresa per la terza partita consecutiva, 13esimo sigillo stagionale) mentre in quella difensiva i problemi ci sono e resteranno fino a quando non si interverrà sul mercato. In tutto questo, la Cremonese è stata sicuramente favorita dal gol ‘regalato’ dall’arbitro al 12’ a Claiton, in posizione irregolare sia pure di pochi centimetri. Il Perugia ha avuto il merito, a fronte di un avversario ben superiore alla sua classifica e costruito per la A diretta, di non scomporsi e di reagire, rischiando sì di prendere il 2-0 (traversa di Migliore, miracolo di Vicario su Ceravolo) ma anche di pareggiare in almeno quattro occasioni (Falzerano, Balic, Capone, Nicolussi).
Nella ripresa il Grifo c’è ancora e trova il pareggio grazie al bomber, salvo però capitolare pochi minuti dopo. Proprio in concomitanza con il cambio di Nzita per Di Chiara (che protesta platealmente con Oddo), è lo ‘spauracchio’ Piccolo (3 gol al Perugia in 2 gare) a compiere di testa in elevazione – in ritardo proprio Nzita – la prodezza del sorpasso. Il gol del 2-1 è uno shock per i grifoni che si salvano dal capitolare grazie soltanto ad un immenso Vicario, eccezionale nel vincere altre due volte il suo personale duello con Ceravolo.
Da lì alla fine il Perugia va in forcing e dimostra di meritare un pareggio che non arriva in virtù delle occasioni di Iemmello (palo), Buonaiuto due volte (miracolo di Agazzi e destro a fil di palo), Carraro (traversa piena di testa su calcio d’angolo) e ancora Iemmello (destro alto da ottima posizione allo scadere). Vicario in pieno recupero (miracolo su Palombi) evita un passivo che sarebbe stato a dir poco eccessivo. Il Perugia esce sconfitto ancora una volta allo ‘Zini’ e si mangia le mani dopo una prestazione che avrebbe meritato di sicuro miglior finale.