Il tecnico del Grifo non è esplicito ma dice molte cose sul tipo di squadra che scenderà in campo al Bentegodi.
È un piacere ascoltare Serse Cosmi, non solo perché è simpatico e ha la giusta energia ma anche perché, pur con giri di parole, alla fine le cose le dice. E in modo molto chiaro. Proviamo quindi ad analizzare i punti chiave della sua conferenza prepartita.
Punto primo: le motivazioni
Il tecnico se la vuole giocare. Guai a dire che il Grifo non ha nulla da perdere: lo dice chiaro e tondo ad inizio conferenza stampa. Quindi niente alibi, nonostante le tante assenze: dagli storici, all’influenza che ha colpito Rodin, fino alla defezione di Melchiorri, rivelata in conferenza.
Punto secondo: il modulo
Cosmi dice chiaro e tondo: “Nzita e Mazzocchi li vedo più come quinti che quarti“. Ergo: la difesa sarà a tre e quindi, considerando che gli unici disponibili sono Falasco e Sgarbi uno dei centrocampisti arretrerà in difesa. “Questione di numeri“, dice il tecnico.
Punto terzo: le scelte sui singoli
Su questo, il tecnico di Ponte San Giovanni è inevitabilmente più evasivo, ma qualcosa ha detto. Ad esempio sul giovane Konate: “Mi piace già quando esce dagli spogliatoi. Deve imparare alcune cose ma non tantissime. Sarà in grado di essere robusto e protagonista, da qui alla fine non sarà un comprimario, farà parte del gruppo e può essere anche da protagonista, già da domani”. Più esplicito di così…
Poi sulle mezzali: “Io non ho mai messo in difficoltà i giocatori, ho sempre saputo le qualità di Buonaiuto e Falzerano, non è stato esperimento. Sapevo benissimo che avrebbe sofferto la fase difensiva, se Cristian ha fatto qualche errore li ha fatti nel suo ruolo. Se migliora in fase difensiva, può fare sia l’interno sia la seconda punta. Anzi, potrebbe fare anche il quinto un giorno“.