L’undici sceso in campo a Verona è stato fra quelli con età media più bassa di tutto il campionato. Nei primi tre posti tre formazioni biancorosse. E le conseguenze si vedono.
A Verona, l’entusiasmo di Nzita è piaciuto a tanti, ma nel momento clou della sfida Chievo Verona-Perugia ha penalizzato il Grifo: proprio sul suo lato si è infilato Segre che, nell’uno contro uno, ha bruciato Balic e masso dentro la palla che si è tramutata poi nel vantaggio clivense.
Azione simbolo dei difetti biancorossi, sintetizzati in un dato: anche a Verona, il Perugia è sceso in campo con la squadra più giovane del turno di serie B e al tempo stesso una delle più giovani della stagione.
L’età media dei giocatori del Perugia – sottolinea Il Messaggero – a Verona è risultata essere di 23 anni e undici mesi, contro quella clivense intorno ai ventotto. Contemporaneamente in campo c’erano: Konate (20 anni), Nzita (19), Dragomir (20), Carraro (21) e Sgarbi 22. Senza dimenticare lo stesso Vicario (23) e Mazzocchi (24), non proprio due veterani.
In tutto il campionato, soltanto in altri tre casi finora ci sono state formazioni più giovani. E comunque anche nelle due precedenti occasioni si trattava del Perugia. La più giovane in assoluto quella del 9 dicembre a Cosenza: quel giorno c’erano anche Nicolussi Caviglia e Capone.