Squadra non così fallosa ma penalizzata dalle espulsioni dirette, quelle che danno più fastidio (soprattutto se arrivano per proteste).
Dopo la sconfitta di Verona con il Chievo, più che i punti persi a tenere banco è stata la polemica per l’espulsione di Nicola Falasco, che non è piaciuta né a Cosmi né alla dirigenza né alla tifoseria. Ma al di là delle espulsioni stupide (quelle gratuite, non legate a fatti di gioco, che sono quelle che più fanno arrabbiare) i dati confermano che il Perugia di quest’anno è squadra “cattiva”.
Lo fa notare Il Messaggero che in un articolo analizza proprio i dati dei cartellini rossi (ben sei) sventolati ai giocatori biancorossi in questa stagione: oltre a Falasco, l’espulsione diretta è toccata a Iemmello, Dragomir e Gyomber per proteste, a Rosi, espulso per un’entrata in gioco pericoloso, e Carraro, allontanato dall’arbitro per gioco scorretto.
Nessuno ha fatto peggio del Grifo che può annoverare anche Kouan, espulso per somma di ammonizioni nel match di andata contro il Livorno. A quota quattro espulsioni stagionali ci sono Ascoli e Trapani, a due Empoli, Crotone, Entella, Livorno, Venezia e Pisa. A uno: Spezia, Pescara, Cosenza, Cremonese, Chievo e Juve Stabia. Tutte le altre sono ferme a zero.
Stride il paragone con la passata stagione: la squadra di Nesta a fine anno prese solo tre rossi diretti e sei per somma di ammonizioni.
Di contro, il numero dei falli e dei cartellini gialli è fra i più bassi: meglio hanno fatto soltanto Empoli, Benevento, Pordenone, Crotone e Spezia. Una situazione curiosa che fa doppiamente arrabbiare. Mancano i falli intelligenti eppure arrivano le squalifiche per esagerazioni negli interventi e nelle proteste.