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Il Perugia ritrovato, Cosmi: “Ho vissuto giorni terribili”

L’allenatore biancorosso ha analizzato la vittoria sulla Salernitana e si è tolto qualche sassolino. “Contento per il presidente. E non avevo paura di tornare a casa come ha scritto qualche idiota…”

“Fino al gol ho visto il miglior Perugia della mia gestione, come capacità di interpretare la partita, volume di gioco e qualità tecnica”. Serse Cosmi, nel dopo gara, ha analizzato la vittoria del Grifo sulla Salernitana che ha interrotto la serie nera di febbraio.

“La squadra – ha aggiunto l’allenatore ponteggiano – è entrata in campo con il piglio giusto, senza l’ansia che ci aveva attanagliato altre volte. Dopo il gol abbiamo calato il ritmo perché volevamo capire un altro tipo di partita. La ripresa è stata diversa: nella fase iniziale abbiamo avuto qualche difficoltà nelle uscite, poi siamo tornati ad essere forti e il pensiero è stato più che altro portare a casa l’1-0″.

Per Cosmi “la vittoria è meritatissima perché la Salernitana ha tirato due volte su punizione. Ci voleva questo successo anche se non ci toglie dalle difficoltà che ci siamo creati. Ora dobbiamo avere la capacità di risalire, pensando alla prossima partita. Dobbiamo ancora fare parecchio”.

Determinante la settimana di ritiro a Cascia. “I tre 0-1 subiti ci hanno ucciso nella classifica e nel morale. È inutile tornaci sopra, non voglio alibi. Dentro il ritiro – ha spiegato Cosmi – ci siamo ripromessi di essere diversi, di dare soddisfazioni a tutti. Sono contento per i tifosi che non c’erano e per un persona in particolare: il presidente. Lo sto conoscendo, a lui avevano parlato di me in una certa maniera ed è rimasto sorpreso, io devo dire la stessa cosa di lui. Ho visto la sua partecipazione di questa settimana, le parole che ha speso per me in privato. Ci stiamo giocando la salute e, visti i rischi di questo periodo, non mi sembra il caso di giocarcela con una partita di calcio”.

Infine Serse si è tolto qualche sassolino per quanto vissuto nelle ultime settimane. “Con questo gruppo non è il caso di fare tanti discorsi, abbiamo messo a punto alcune situazioni per tirare fuori l’orgoglio. Ho vissuto giorni terribili, ma non per paura di tornare a casa come ha scritto qualche idiota che non vedeva l’ora che si verificasse. Purtroppo ancora non ha perso perché la sua battaglia è nel demolirmi ma deve capire, insieme a chi è come lui, che per me questo è uno stimolo enorme. I miei referenti sono solo il presidente e i tifosi: tutto il resto, come diceva il Califfo, è noia”.

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