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Intervista a Santopadre: “Se ci sarà positivo a Coronavirus nel Perugia, niente terrore”

Parla il presidente del Grifo nel momento di maggiore difficoltà del calcio italiano. “Abbiamo preso le precauzioni. Stiamo tutti a casa per ripartire più in fretta”

Seconda parte dell’intervista al presidente del Perugia, Massimiliano Santopadre, che valuta alcuni scenari dell’emergenza legata al Coronavirus nel mondo del calcio dopo la speranza che presto si torni in campo per “una giornata bellissima”.

Ha pensato a cosa potrebbe succedere se dovesse esserci una positività tra i tesserati del Perugia?
“Non bisogna viverla con paura. Dovesse capitare andrà in quarantena e si faranno subito i tamponi con i contatti che ha avuto e così via. I medici faranno controlli quotidiani, non viviamola con il terrore. È un virus che va combattuto, restiamo sereni perché si guarisce”.

Che clima ha trovato nello spogliatoio prima dello stop?
“La squadra era scossa e anche per questo ho bloccato gli allenamenti, avevo paura si facessero male. Ma nessuno mi ha chiesto di andare via o ha messo in discussione il proprio lavoro, sono stati perfetti e spero che siano così anche quando torneremo a giocare”.

Quali precauzioni sono state prese per la ripresa?
“Abbiamo allargato gli spogliatoi dividendoli in tre sale, faremo allenamenti in gruppi e ai ragazzi verrà misurata la temperatura tutti i giorni, anche sabato e domenica. Non lasceranno la regione. Come tutti i club stiamo cercando di fornire le massime misure di sicurezza. Impossibile però pensare di impedire che qualcuno contragga il virus perché non fa prigionieri e può prendere tutti”.

Ha detto che la ripartenza dopo il 3 aprile la vede scura. Se la stagione dovesse rimanere “congelata”? Ci sono presidenti che sia augurano l’annullamento come Spinelli e altri che eventualmente hanno annunciato l’addio come Vigorito e Stirpe. Lei da che parte sta?
“Tremo solo al pensiero dovesse accadere una cosa del genere, sarebbe una tragedia per qualcuno e spero non ce ne sia bisogno. Il Coronavirus ci insegna a ragionare giorno dopo giorno. Nel consiglio Figc del 23 marzo ne sapremo di più, se si riparte il 3 aprile o ci sarà una proroga”.

Se e quando ripartirà, come?
“Siamo orientati per lo slittamento. Il Perugia quindi ricomincerebbe da Ascoli”.

Cosa si sente di dire ai tifosi?
“Che sportivamente la nostra priorità è finire i campionati, se il Coronavirus permette. Se non migliora la situazione ne parleremo. Ma stiamo in casa, aiutiamoci a ripartire più in fretta”.

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