Sotto 2-0 per le reti di Galano e Maniero e con lo spettro dei play-out sempre più concreto, il Perugia ha rimesso in sesto la gara e la classifica (2-2) con il ritorno al gol di Iemmello e Buonaiuto. I biancorossi hanno colpito tre pali, il punto alla fine appare quasi risicato
Sono sempre meno le gare che mancano al termine della regular season (cinque), ma sono sempre meno anche i punti di vantaggio sulla zona play-out (due). Il Perugia è uscito dalla trasferta di Pescara con la netta sensazione di aver evitato una clamorosa imbarcata, ma ha ancora rinviato l’appuntamento per mettere in cassaforte la salvezza.
È finito 2-2 all’Adriatico il match valido per la 33esima giornata di Serie B. È successo un po’ di tutto. Il Grifo è andato sotto di due reti, si è aggrappato a Vicario nel momento più difficile, è riuscito a rimontare, ha colpito tre legni e ha sfiorato anche il colpo grosso. Gara divertente per intensità direttamente proporzionale agli scarabocchi. Fra Perugia e Pescara l’istinto ha prevalso sulla ragione.
Match pirotecnico
In fase di non possesso era fondamentale il lavoro della linea mediana di Cosmi per evitare di lasciare scoperto il trio difensivo di fronte al tridente dei biancoazzurri rinnovati da Sottil. E invece il pacchetto arretrato biancorosso ha ballato parecchio.
La gara ha viaggiato a viso aperto, con chance da una parte e dall’altra. Il Perugia però ha sparato ancora troppe volte a salve. A Galano è riuscita la cosa più difficile (12’) portando avanti i suoi con un siluro mancino all’incrocio dai 25 metri, ma ha toppato il facile bis davanti a Vicario (18’). In mezzo il Grifo ha sbattuto ancora sul legno con Iemmello (14’) e Carraro ha messo alto un “rigore” di testa (15’).
L’arma migliore degli uomini di Cosmi – la sventagliata per i quinti – ha funzionato a intermittenza e solo sul lato destro. Sul versante opposto Di Chiara ha girato a vuoto, ancora carico di scorie per la squalifica. Quando Maniero ha firmato il 2-0 con una testata in solitaria nel cuore dell’area (23’), il Pescara è sembrato poter dilagare e lo avrebbe fatto se non avesse sbattuto sul “mascherato” Vicario, strepitoso soprattutto con un doppio intervento su Pucciarelli e Maniero (27’).
Allora Cosmi ha cercato la pozione per stravolgere il corso degli eventi e l’ingresso di Buonaiuto per Dragomir (27’), con la trasformazione biancorossa in 3-4-1-2, ha spezzato l’incantesimo. È tornato al gol “Re Pietro” (la dedica) dopo un altro legno colpito da Carraro (42’) e, in quattro minuti, il Perugia ha completato la rimonta con il 2-2 firmato Buonaiuto.
Più Perugia
Anche dopo l’intervallo Pescara e Perugia hanno giocato con la guardia bassa in una sorta di sfida a chi picchia più forte ed è arrivato un “autopalo” di Crecco (quinto legno in due gare per il Grifo) sull’ennesimo spunto di Mazzocchi (60’): decisivo il guizzo di Fiorillo. I grifoni sono andati vicino al colpaccio anche con Melchiorri (78’) che, in una ripartenza fulminea, ha chiuso troppo il sinistro. Le due squadre hanno attinto alla riserva della riserva. Se nel primo tempo è stato Cosmi a barcollare sul ring dell’Adriatico, nella ripresa è toccato a Sottil. Al pazzo Grifo è mancato il colpo da knock out, non la personalità. E il punto portato via da Pescara, tirate le somme, sta quasi stretto a Iemmello e compagni.
