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Burrai: “Vincere a Perugia avrebbe un altro sapore. Convinto dal progetto”

Il play ex Pordenone si presenta e si dice convinto dalla volontà dimostrata dalla società nei suoi confronti. Quindi indica la via per la nuova stagione: “Fare gruppo e lavorare in silenzio”

Salvatore Burrai, il primo acquisto dell’era Giannitti, si è presentato a Perugia ed ai perugini in  conferenza stampa. Rispondendo alle domande dei giornalisti, ha definito la trattativa che lo ha portato a Perugia come “sviluppatasi molto rapidamente per l’entusiasmo che il direttore sportivo e la società hanno dimostrato per me“. Dopo 5 anni a Pordenone, l’addio non è stato facile e quindi ha avuto bisogno di prendersi alcuni giorni per decidere e parlare con i ramarri e con il suo agente.

Cosa lo ha convinto a venire a Perugia? “La volontà della società che proponendo un triennale ha dimostrato di credere nel Burrai calciatore e uomo. Non ho avuto alcuna difficoltà nello scendere di categoria, giocare per questa piazza mi inorgoglisce“. Per la seconda volta nella sua carriera (dopo Leonardo Colucci a Pordenone) sarà allenato da un suo ex compagno: “Con Caserta abbiamo giocato insieme alla Juve Stabia ed abbiamo un bellissimo rapporto. Ho qualche anno in più rispetto a tanti compagni, sto in mezzo al campo e per me parlare è più facile. Ma chiaro che le sue idee devono essere condivise da diversi giocatori, deve essere un’idea comune“.

Burrai ha grandi aspettative per la nuova stagione: “Non possiamo sapere quello che sarà, ma bisogna seguire la via del silenzio e del lavoro. Bisogna fare gruppo e dimostrare sul campo a tutto l’ambiente che giochiamo per la maglia e per la città“.  Si è descritto brevemente come un giocatore che “può portare esperienza in un campionato difficilissimo dove bisogna lottare e battagliare. Mi piace giocare a calcio ed ho qualità nel gioco palla a terra. Mi piace, però, anche battagliare con grinta, intensità e recupero palla. Bisogna essere pronti a questo gioco“.

Quando gli è stato chiesto che visione ha avuto da avversario sulla scorsa stagione fallimentare del Perugia ha ricordato che all’andata non ha giocato perché era squalificato. “Per i giocatori che aveva in rosa non avrei mai pensato che retrocedesse – ha commentato -. Nel calcio però parla il campo. Per la città e la categoria è stato un colpo duro, ma inaspettato. Non so se questo a Perugia sarà il mio momento più bello ed affascinante, ma lo spero perché vincere in una piazza storica come Perugia ha un altro sapore

 

 

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