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Grifo, la grinta di Caserta: ‘Vai Perugia, è l’anno del riscatto’

Il tecnico alla vigilia del debutto contro il Fano: ‘Non mi aspetto la prestazione, è ancora presto, ma voglio il risultato. Siamo incompleti e la società lo sa, sono certo che opererà nel modo giusto. Ai tifosi dico solo: aspettatevi l’impegno’

Ci siamo. Dopo una retrocessione che brucia ancora, il Perugia è già chiamato a ricominciare. Domani affronterà il Fano al ‘Curi’ (ore 17,30) in un nuovo campionato, quello inferiore, con nuovi protagonisti e un nuovo condottiero.  Che alla vigilia dimostra di sapere molto bene quanto sia improbo il compito di ricostruire partendo dalle macerie.

Come tutte le prime volte c’è tanta attesa ed emozione – attacca Fabio Caserta -. Sia io che la squadra vogliamo partire bene, mettere da parte quanto accaduto qualche mese fa, cercare di fare subito il massimo. Alla squadra ancora manca qualcosa, siamo in fase di costruzione, ma intanto noi siamo partiti con la voglia e la determinazione di lavorare. Siamo un po’ in difficoltà come tutte all’inizio, la situazione è anomala in un calciomercato anomalo, ma sono convinto che la squadra sarà completata. Ora voglio pensare solo alla partita e al campionato. Cosa manca? La società lo sa. Io posso dire che la formazione non dipenderà dal mercato, manderò in campo gli undici che mi hanno dimostrato di voler giocare, scegliendo anche in base a caratteristiche e condizione’.

Ma la squadra ha ritrovato la condizione psicologica giusta? ‘Devo prima di tutto ringraziare i giocatori rimasti dall’anno scorso, perché si sono messi subito a disposizione con la massima disponibilità, sono molto contento perché dopo una retrocessione non è mai facile, non me lo aspettavo. Vorrei che all’anno scorso non si pensasse più, anche loro hanno voglia di rimettersi in discussione in una piazza così importante, ognuno vuole riscattarsi, sia a livello personale che collettivo. Vogliamo tutti partire con l’atteggiamento giusto e cercare di vincere, vogliamo fare bene già alla prima in casa’.

E dal punto di vista atletico cosa è lecito attendersi? ‘Dal punto di vista della condizione il Fano avrà qualcosa di più perchè purtroppo siamo partiti con qualche giorno di ritardo. Poi chi giocherà quest’anno contro il Perugia vorrà sempre dare qualcosa di più. Ma ritengo sia presto per valutare se gli aspetti tattici sono stati già immagazzinati. Cerchiamo solo di andare al massimo e vincere, al di là dell’atteggiamento dell’avversario. A me interessa ora come ora più il risultato che la prestazione. Mi auguro una prestazione grandissima, certo, ma è troppo presto per cercare di ottenere quello che uno prova in settimana, ci sono elementi nuovi e un allenatore nuovo’.

Infine, una parola sulla tifoseria, che al debutto dovrà ancora restare fuori dallo stadio a causa del Covid, esacerbata, delusa e in contestazione con la società. ‘Non posso certo pretendere un ambiente positivo dopo un’annata difficile. Dobbiamo essere bravi noi a riportare entusiasmo, ma non a chiacchiere, lottando ogni partita sul campo. Se riesci a vincere e fare il campionato che la piazza sente di meritare, allora riesci a fare ricredere la gente che ora non può che essere negativa. Sono stato per tantissimi anni in una città dove mi sono fatto apprezzare soprattutto per l’impegno, sia da calciatore che da allenatore, anche qui voglio lo stesso e voglio trasmettere questo ai miei giocatori. Poi si vince e si perde, ma sono convinto che la cosa che i tifosi vogliono di più sia il massimo impegno. Che, condito con i risultati, aiuterebbe a far tornare l’entusiasmo’.

Tra i grifoni capitan Rosi è in recupero (‘non ha fatto la preparazione ma lo portiamo con noi, è un elemento troppo importante. E il capitano sarà ancora lui‘) e Burrai quello più avanti dal punto di vista atletico, al gruppo dei convocati sarà aggregato anche qualche giovane nato dopo il primo gennaio 2001. ‘Ce ne sono di molto validi – chiosa il tecnico -, anche in grado di far parte della rosa. Più avanti decideremo’.

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