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Giannitti fa il punto: “Perugia, sono entusiasta perché abbiamo un gruppo. La classifica si vedrà a maggio”

Il direttore sportivo biancorosso ha parlato il giorno dopo la vittoria sul Padova: “Dalla sconfitta di Mantova si è costruito qualcosa di importante, ma il cammino è ancora lungo”. Sull’assenza di un grande bomber: “Io credo negli attaccanti decisivi, poi è la difesa il miglior attacco”

“Il primo posto in classifica non significa essere arrivati. Siamo solo all’inizio di un lungo percorso di crescita”. Marco Giannitti fa il punto della situazione in casa Perugia dopo le prime dieci giornate. Il direttore sportivo ha parlato di fronte ai giornalisti in una conferenza che era in scaletta da tempo.

L’ultima volta che ci aveva messo la faccia la società, aveva parlato Comotto dopo la pesantissima sconfitta di Mantova. Giannitti, in un ambiente che ora sembra essere diametralmente cambiato rispetto a solo poche settimane fa, ricorda anche quella giornata nera: “O costruivi il futuro del Perugia o naufragavi. Ci siamo compattati tutti. Ora il nuovo Perugia ha uno spirito diverso”.

Il Ds non frena gli entusiasmi dopo un periodo di risultati e prestazioni positivi, ma chiede che sia ben indirizzato: “L’entusiasmo può portarti a pensare che dopo ieri sera il campionato sia finito. Non corriamo questo rischio perché i ragazzi sanno che bene il campionato è lungo e difficile. Ci sono otto squadre in tre punti e tante ce le troveremo a lottare fino alla fine insieme a noi. Lavorare con l’entusiasmo positivo ti aiuta a fare bene”. A rendere contento Giannitti in questo momento non è però la classifica, ma lo spirito del gruppo: “La squadra ha senso d’appartenenza. Vedere Murano esultare al gol di Bianchimano è una grandissima soddisfazione. Bisogna rimanere compatti e diventare maturi”.

Il post social di Giannitti

 

Per il futuro del campionato, il direttore sportivo non è preoccupato dal grande numero di assenze che ci sono state in queste partite: “Tutti stanno dimostrando di meritare Perugia e gli va fatto un applauso per il senso di appartenenza. L’importante è, ora che la squadra ha capito la categoria, saper soffrire ed essere brutti quando necessario”. Allo stesso tempo però Giannitti ammette che nella giornata di ieri ha pensato che sia il momento di fermare il campionato: “Quando a poche ore dalla partita non sai chi può andare in campo, non si parla più di calcio”.

Giannitti ha anche risposto a chi gli chiedeva un parallelo tra il suo Perugia ed il suo Frosinone: “E’ la Serie C a chiedere alcuni parametri. Sono contento di quello che sta esprimendo la squadra a livello caratteriale. Deve diventare un vestito che i tifosi sono orgogliosi di indossare”. Sull’assenza di un vero bomber: “Credo negli attaccanti decisivi. Murano, Melchiorri e Bianchimano per ora lo sono ed hanno capito l’importanza di essere attaccanti del Perugia. Devo fare anche i complimenti al settore giovanile perché ho scoperto come ragazzo e come calciatore Lunghi e ne sono rimasto stupito”. Sull’importanza della solidità difensiva ritrovata: “Stiamo dimostrando che è la difesa il miglior attacco. L’importante è non prendere gol, poi chi segna segna”.

 

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