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Triestina-Perugia 2-1, Caserta: “Così non va, dobbiamo andare sempre a duemila”

L’analisi del tecnico biancorosso dopo il ko al Nereo Rocco che chiude la striscia di risultati utili e allontana il Grifo dalla vetta della classifica. “Ci manca cattiveria, ma non è solo un problema di Burrai o dell’attacco. Mercato? Qui solo chi ha coraggio…”

Si è spezzato il filo che univa il Perugia alla vetta della classifica. La stagione biancorossa era tornata a scricchiolare nelle ultime settimane e, dopo undici risultati utili consecutivi, è arrivata una sconfitta che sparge sale sulle ferite del Grifo. La Triestina ha battuto la squadra di Caserta 2-1 e ora il primo posto del Sudtirol è distante 6 lunghezze dai grifoni. “Dobbiamo essere più cattivi – ha detto Caserta -, non penso agli altri ma a noi stessi. Le occasioni da rete, con azione manovrata o di fortuna, le creiamo. Oltre ai due gol non ricordo invece tiri della Triestina. In questo momento non concretizziamo. Sono molto arrabbiato, al di là del risultato, perché volevo vedere un altro spirito”.

“Se siamo tutti concentrati e lottiamo per lo stesso obiettivo otteniamo i risultati – ha aggiunto Caserta a Umbria Tv -, se non pensiamo che ogni gara sia una finale vengono fuori i nostri limiti. Siamo il Perugia e dobbiamo sempre andare a duemila all’ora. Nella ripresa abbiamo provato a recuperarla ma non bisogna arrivare a subire due gol con due tiri in porta. Non dico che i ragazzi non si impegnano, ma evidentemente non basta per ottenere qualcosa di importante. Quando parlo di mancanza di cattiveria non mi riferisco a un reparto, undici risultati utili non li fai a caso:  c’era solidità ma per merito di tutti come adesso, se manca il gol, non è solo colpa dell’attacco”.

Il Perugia si è risollevato nel primo momento buio con tanta solidità, poi non c’è stato il salto di qualità nella manovra, nemmeno con il ritorno di Burrai dopo lo stop per infortunio. “In qualcosa stiamo sbagliando un po’ tutti, anche Burrai. Quando mettevo Moscati – ha precisato Caserta – tutti dicevano che non è il suo ruolo ma forse dava più equilibrio. Però era anche un altro momento. Si faceva gol con un tiro e arrivava il risultato, ora è tutto diverso. Il sistema di gioco lascia il tempo che trova, conta l’interpretazione, la voglia e la cattiveria. Questa squadra non si può rilassare, bisogna essere molto pratici. Se c’è la possibilità si gioca, se non ci si riesce bisogna attaccare le seconde palle. Non fasciamoci comunque la testa, è la terza partita che perdiamo e dobbiamo lavorare tanto su noi stessi e mantenere sempre la concentrazione al massimo”.

Ora c’è il Ravenna e poi il mercato. “Mercoledì dobbiamo vincere a tutti i costi e poi ci sarà tempo per parlare di mercato perché le dinamiche si conosceranno più avanti. C’è da vedere chi ha voglia di continuare a far parte di questo progetto – ha concluso Caserta –, perché a Perugia ci sono pressioni non indifferenti e bisogna avere la forza e il coraggio di lottare sempre”. 

 

 

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