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Grifo, Sounas: “Corro in biancorosso sognando Modric”

Il centrocampista greco si svela nella rubrica “Peruginità” del sito ufficiale: “Vi racconto chi sono, la mia vita e la mia storia. La concorrenza può solo far crescere”

“Quando ti chiama il Perugia, sai che in qualsiasi categoria andrai è una grande squadra per il tifo e per la storia”. Così Dimitrios Sounas racconta ciò che ha pensato in quel minuto che gli è servito per dire sì quando il suo procuratore gli aveva parlato dell’interesse del Grifo. A qualche mese di distanza racconta le sensazioni al suo arrivo: “Da quando sono arrivato ho capito che il tempo non c’era. Il campionato era già iniziato e se volevamo vincerlo dovevo integrarmi subito. I compagni sono stati disponibilissimi a farmi entrare in questa famiglia”.

Secondo il centrocampista, la cui intervista per la rubrica “Peruginità”, realizzata da Tef Channel, è presente nel sito ufficiale del Perugia, sono stati due gli snodi della stagione fino ad ora: Mantova è stata la partita peggiore, ma ci ha fatto bene. Prima non eravamo una squadra, da lì tutti abbiamo iniziato a tirare fuori il massimo. La vittoria più bella è stata contro il Padova: abbiamo fatto tutti una grande partita e ci siamo avvicinati al primo posto”.

“Sono sempre stato un centrocampista e il mio idolo è Modric – racconta il greco – Mi piace inserirmi in area, ma per ora segno poco. Ci sto lavorando. Per me l’importante è che vinca la squadra e segni il mio attaccante. Sono uno che ascolta molto e tutti i consigli degli allenatori che ho avuto mi sono serviti”. Sul numero di maglia: “Volevo il numero sette, perché con quello avevo vinto il campionato a Reggio. Ma pochi giorni prima lo aveva chiesto Elia, così ho scelto il tredici che ho avuto a Monopoli e mi ha portato bene”. La tanta concorrenza che ha il Perugia a centrocampo, per Sounas è una grande motivazione: “Sai che devi sempre dare il massimo in allenamento se vuoi giocare la domenica. Ti fa crescere”.

Il centrocampista ha parole al miele per Caserta: “E’ un grande tecnico ed una grande persona. Sta sempre vicino alla squadra e ti aiuta sia dentro che fuori dal campo. Sta sempre sul pezzo e non molla mai un centimetro, quello che ogni allenatore dovrebbe trasmettere alla propria squadra”. Sounas fa un invito anche ai tifosi: “Sappiamo come sono e li vorremo avere sempre al nostro fianco. Purtroppo con il virus non si può, ma spero si risolva presto questa cosa”.

Il greco ha raccontato anche parte della sua vita privata: la fidanzata (“Stiamo insieme da dieci anni. Sta sempre al mio fianco. I primi due anni in Italia senza lei sono stati duri”), la famiglia (“Mi manca. Per via del virus sono tornato a casa solo due settimane, solitamente stavo un mese e mezzo. Porto le loro iniziali su un tatuaggio sulla mano e dietro la schiena ho la scritta in italiano “La famiglia è una benedizione””) e la cucina (“La cosa che mi manca di più è il pasticcio di mia madre. Sarebbe pasta con carne fatta al forno e lei lo fa buonissimo”).

L’ex Reggina ha raccontato anche come si è trovato nella città di Perugia: “In Grecia vivo sul mare, ma amo anche la montagna. Purtroppo non ho girato tanto. Ho visto il centro storico e sembra una città bellissima. Quando finirà questa situazione del Coronavirus mi piacerebbe andare al ristorante con i compagni, fare una passeggiata con la mia compagna ed il cagnolino al bellissimo Percorso Verde oppure andare al cinema”.

 

 

 

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