La ‘strambata’ del ritorno al 4-3-3 ha restituito alla squadra la sua reale potenzialità offensiva anche senza Melchiorri. L’andata finisce come meglio non poteva anche grazie alla sconfitta del Modena. E il mercato…
Fabio Caserta alla vigilia della sfida con la FeralpiSalò aveva posto l’accento su calci piazzati e coperture preventive. Il suo Perugia lo ha preso alla lettera, aggredendo i Leoni del Garda dal 1′ al 90′, non lasciandoli respirare non appena rientravano in possesso di palla, lavorandoli ai fianchi in un primo tempo che ha espresso la nitida superiorità biancorossa nonostante l’errore di Fulignati, colpendoli spietatamente nella ripresa grazie ad altre due reti sugli sviluppi di altrettanti, nettissimi calci di rigore. Un bel segnale, perchè il Perugia ha anche creato occasioni in quantità industriale, legittimando il successo ben oltre il 3-2 finale, arrivato solo per il generoso rigore concesso ai lombardi nel recupero.
Il 4-3-3, questo 4-3-3, è una bella storia, con Melchiorri e anche senza. La notizia è questa, perchè alzi la mano chi alla vigilia non temeva un Perugia spuntato e incapace di trovare la giocata decisiva nell’assenza del suo giocatore più importante. Ma gli attaccanti, da Minesso (i suoi 5 gol di testa in 3 partite sono un fenomeno da studiare) a Murano fino a Vano (entrato benissimo in partita) non lo hanno fatto per nulla rimpiangere. Non solo, perchè l’assenza del Cigno di Treia ha permesso di recuperare alla causa l’ennesimo grifone che pareva perso per strada (Falzerano) che si aggiunge al lungo elenco dei giocatori poco considerati e che invece sul campo stanno dando il loro bel contributo nell’annata del riscatto.
Elenco di cui fanno parte a pieno titolo Monaco e Moscati, mentre ogni riferimento agli ‘acquisti di gennaio’ Minesso e Vanbaleghem è puramente voluto. Giocatori che tra l’altro stanno mettendo in difficoltà la società sul mercato – in senso positivo -, perchè la campagna acquisti estiva si sta rivelando azzeccata quasi in toto e nei corridoi di Pian di Massiano si va facendo largo la certezza che di poco o nulla ancora ci sia bisogno.
Il successo ha permesso ai grifoni di tenere il passo sui blitz di Cesena e Padova e di azzerare lo svantaggio sul Modena, grazie al contemporaneo ko casalingo dei Canarini, nonchè di iniziare il ‘giro di boa’ ad appena un punto dalla vetta. Il solo Padova, attualmente appaiato ai grifoni al secondo posto in classifica dietro la novella capolista SudTirol, deve ancora recuperare una partita e la lotta è apertissima, con almeno cinque protagoniste assolute. Anche se le prossime partite contro Fano ed Arezzo, se giocate al massimo e senza sottovalutare gli avversari, promettono di fare arrivare i grifoni a Cesena nelle migliori condizioni per ‘l’ingaggio’. Diciamolo sottovoce: fermare questo Grifo sarà un problema per tutti.