Caserta attende notizie dall’infermeria sui tempi di recupero degli infortunati. In chiave-derby ma non solo…

Si tratta di infortuni muscolari, tutti della stessa natura – dovuti al pessimo terreno di gioco del ‘Raffaele Mancini’ di Fano – e tutti con la stessa causa: problema al flessore. Carlo Crialese è stato il primo, poi è toccato a Mattia Minesso e infine, nella ripresa, a Jacopo Murano lasciare il campo. Ora il Perugia è appeso alla diagnosi sui tre infortuni, in base alla quale potranno essere quantificati i tempi di recupero.

L’attesa è spasmodica soprattutto in chiave-derby, visto che domenica al ‘Curi’ (nell’anomalo orario delle 12,30) arriva l’Arezzo di Stellone e Caserta – già privo di Melchiorri – rischia di avere gli attaccanti contati. Ma è evidente che anche gli uomini-mercato del Perugia un’occhiata alla situazione la daranno, in considerazione del fatto che siamo entrati nell’ultima settimana delle operazioni. Lo spiegano nelle edizioni odierne i quotidiani locali Il Messaggero, La Nazione e Il Corriere dell’Umbria.

In linea di massima la linea sarebbe quella di non intervenire per l’attacco a meno di grandi occasioni dell’ultim’ora e non dovrebbe cambiare, visto che anche i tempi di recupero di Melchiorri non saranno lunghissimi, anche se non è mai detta l’ultima. Mentre non si può escludere nulla per l’eventuale acquisizione di un centrocampista (qui il nome caldo è Di Noia del Chievo), soprattutto se dovesse partire anche Falzerano (ci sarebbe un sondaggio anche della Reggiana, ma ancora nessuna offerta) e anche di un laterale destro (a meno della permanenza di Cancellotti), vista l’esclusione di Rosi per motivi disciplinari che potrebbe portare a un divorzio.