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Padova-Perugia 1-0, Caserta: “Ci lecchiamo le ferite…”

L’analisi dell’allenatore biancorosso al termine dello scontro diretto perso in casa della capolista: “Partita decisa da un episodio. Ci hanno costretto a saltare il centrocampo e dovevamo manovrare meglio”

“Fin dall’inizio il Padova ci ha aspettato, con tutti gli uomini dietro la linea della palla e non ci ha lasciato spazio per giocare a centrocampo. Siamo stati costretti a saltare un reparto e ad andare sulle seconde palle. Dovevamo fare meglio e manovrare di più una volta riconquistata la palla”. Questa la lettura tattica della sfida di Fabio Caserta al termine di Padova-Perugia.

La squadra di Mandorlini ha portato via i tre punti (1-0) con un gol di Firenze nel finale ma per il resto “non è mai stata pericolosa – ha detto l’allenatore del Perugia a Umbria Tv -, solo una volta nel primo tempo. Queste gare le decide un episodio e purtroppo non è girata per noi. Volevamo vincere, non perdere sarebbe stato importante e siamo dispiaciuti, però non abbiamo tanto tempo per pensare. Mercoledì ci attende un’altra trasferta importante. Ci sono ancora 11 gare ma dobbiamo pensare partita dopo partita perché nelle ultime due uscite il calcio ci ha fatti lasciare 5 punti per strada e lo stesso calcio te li può restituire”.

Il Perugia è stato poco pericoloso anche se “abbiamo fatto due o tre ripartenze importanti che dovevamo sfruttarle meglio. Sapevamo quanto era importante e c’è amaro in bocca per il risultato – ha aggiunto Caserta – ma non a caso il Padova si trova primo in classifica ed è stato bravo a sfruttare l’occasione nonostante la nostra difesa fosse schierata. La squadra ha avuto meriti nel non concedere nulla a Chiricò che in questo momento sposta gli equilibri del Padova”. Poi il fantasista biancoscudato è uscito e “abbiamo concesso solo un cross, Della Latta è andato sopra la testa di Cancellotti e Firenze è arrivato da dietro e ha fatto gol. Siamo stati poco lucidi, non abbiamo visto il pericolo”.

“L’infortunio di Falzerano? Non devo trovare scuse, la verità è che le sue caratteristiche non ce l’ha nessuno e quindi abbiamo dovuto cambiare un po’ tutto. Al di là della sconfitta non ci voleva lo stop di Falzerano. Non dovrebbe essere grave, cerchiamo di pensare positivo. Ci lecchiamo un po’ le ferite perché perdere fa male, ma non abbiamo tempo di pensare…”.

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