Il presidente biancoscudato ai canali ufficiali dopo il presunto gol di mano che ha dato la vittoria alla Triestina: ‘Episodio che penalizza una città intera’. Chissà cosa ne pensano a Verona…
E’ il turno del Padova di alzare la voce. Non c’è esclusione di colpi nella lotta per il primato: i biancoscudati si sentono penalizzati per la sconfitta di Trieste, peraltro più che meritata per come sono andate le cose durante la partita (una sola occasione per la capolista in 90′, almeno tre per i padroni di casa che hanno saputo bloccare la squadra di Mandorlini dall’inizio alla fine) a causa di un presunto ‘colpo di mano’ da parte del centravanti alabardato Gomez in occasione del gol-partita.
Così Daniele Boscolo Meneguolo, presidente del Padova, ai canali ufficiali biancoscudati è intervenuto così sull’episodio di sabato: “In coda ad una serie di episodi sui quali per scelta non siamo voluti intervenire pubblicamente, dopo il gol segnato sabato con la mano da un giocatore avversario ci sentiamo in dovere di chiedere maggior rispetto ed attenzione in questa fase cruciale del campionato. Da sempre nel calcio l’errore è parte del gioco, e per questo abbiamo evitato di protestare a mezzo stampa nelle molte occasioni in cui ne avremmo avuto diritto. Ma a quattro giornate dalla fine un episodio come quello accaduto al Rocco rischia di penalizzare fortemente una città intera che trepida per una squadra che da un anno sta lottando domenica dopo domenica per raggiungere il suo obiettivo”.
Giuste o meno che siano, sono proteste che vanno in archivio insieme, ad esempio, a quelle del Perugia che ad esempio a Cesena fu costretto ad accettare di vedersi negare due netti rigori nel primo tempo. Oppure come quelle della Virtus Verona, battuta al 96′ da un rigore molto dubbio concesso proprio al Padova. Potremmo continuare, la serie è lunga, la ruota continua a girare e chissà alla fine dove si fermerà.