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Grifo, Santopadre: “Iniziano i miei secondi dieci anni. Pronto a valutare nuovi progetti”

Il presidente tira le somme della stagione e cerca di ricucire il rapporto con i tifosi: “Sono pronto a incontrare i ragazzi della curva. Il silenzio era forma di rispetto”

Primi dieci anni terminati con il ritorno in Serie B. Massimiliano Santopadre tira le somme della stagione della ripartenza dopo quella della retrocessione, elencando ed elogiando tutti i protagonisti che hanno permesso al Grifo di ottenere la promozione diretta. Dal 15 agosto 2020 al 2 maggio 2021, il presidente del Grifo racconta questi nove mesi cercando anche di ricucire il rapporto con i tifosi: “Devo la promozione ai nostri splendidi tifosi. So quanto hanno sofferto non potendo venire allo stadio. Il silenzio era una forma di rispetto e di concentrazione per rimettere le cose a posto. Sono pronto a rincontrare i ragazzi della curva”. Ci sarà anche occasione nei prossimi giorni di festeggiare a Perugia, come dichiarato dall’assessore Clara Pastorelli a Umbria TV.

Il Perugia ha pubblicato un comunicato con le parole di Santopadre nel sito ufficiale:

“Prossimo ormai a raggiungere i 10 anni alla guida del Perugia, con cui ha conquistato tre campionati di Serie C, due supercoppe (e una da giocarsi), quattro playoff di Serie B e l’amara retrocessione della scorsa stagione, il presidente Massimiliano Santopadre ha voluto commentare con una serie di pensieri e dediche il successo che riporta il Grifo nella serie cadetta.

“Le mie emozioni del giorno dopo sono contrastanti, perché da una parte sento che questo è un risultato straordinario, importantissimo ma al contempo ho la consapevolezza di aver restituito ciò che avevamo perso a causa delle mie decisioni sbagliate della scorsa stagione. Non mi sento per nulla appagato, la strada da percorrere è tanta e sempre in salita ma lavoreremo sempre con la stessa dedizione, passione e volontà”.

“Il 15 agosto credo di aver camminato a Roma per oltre tre ore, con una sofferenza nel cuore che non avevo mai provato ma non scappando dalle mie responsabilità, anzi, disegnando nella mia testa il nuovo Perugia, con idee molto chiare riguardo al tecnico e al nuovo staff dirigenziale che avrebbe iniziato il nuovo percorso. Il mio silenzio non è stato distacco ma solo una forma di rispetto, di concentrazione massima per rimettere subito a posto le cose.

Faccio i miei più sentiti complimenti agli artefici di questo meraviglioso percorso, Gianluca Comotto, Marco Giannitti, mister Fabio Caserta, compreso tutto il suo splendido staff, perché hanno accettato una sfida molto complessa e hanno dato anima e corpo per riportare il Perugia dove merita. Faccio le congratulazioni alla squadra perché ha incarnato il sentimento di un popolo ferito e con umiltà, ambizione e senso di appartenenza ha realizzato una cavalcata straordinaria, entrando nella storia del Club”.

“Dedico principalmente questa promozione alla città e ai nostri splendidi tifosi perché so quanto hanno sofferto la retrocessione e l’impossibilità di venire allo stadio, soprattutto in un contesto sociale così complesso come quello della pandemia. Abbraccio virtualmente ognuno di loro perché ci hanno sostenuto e guidato alla vittoria. Una dedica sentita va anche a tutti i miei cari e soprattutto a mia madre, che purtroppo non sta benissimo ma che nonostante questo mi chiede sempre come va il Perugia.

“Voglio menzionare i ragazzi della sede e tutti i collaboratori e le persone che lavorano nel Club dietro le quinte, perché vivono le sorti del Club in modo appassionato, con il cuore e che quel 14 agosto, come me, hanno sofferto tantissimo. E come dimenticare il mio portafortuna? Francesco Baldoni, la persona che in questo momento mi sta intervistando, è il mio portafortuna personale e con lui, che quest’anno ha fatto anche lo speaker, vinciamo sempre”.

“Grazie alle aziende sponsor che ci hanno accompagnato nell’anno più complesso della mia gestione. Con molti imprenditori ho anche un rapporto umano e mai come quest’anno mi hanno fatto sentire il loro sostegno. Grazie a Vincenzo Monetti, a Danilo Toppetti e a tutti gli imprenditori e alle aziende che con il loro supporto, economico ma soprattutto umano, mi hanno fatto sentire meno solo in questo anno terribile”.

“Grazie agli amici di Avanti Tutta, che abbiamo portato sulle nostre divise in ogni campo e in ogni nostra battaglia, portando nel nostro cuore l’amore e la grinta di Leonardo, che da lassù ci ha aiutato a raggiungere l’obiettivo”.

“Sicuramente insegnano più le sconfitte delle vittorie. Mi è capitato di dirlo altre volte: la mia vita, il mio passato, è costellato di grandi delusioni e di nuovi inizi e di battaglie continue, sempre consapevole che ogni giorno devo fare di più e che devo farlo meglio perché a me non ha regalato mai niente nessuno. Questo è ciò che mi accomuna a Perugia e ai perugini. Dobbiamo sempre lottare, soffrire e non ci abbattiamo mai. 

“Il futuro del Club è oggi e stanno per iniziare i miei “secondi” 10 anni al Perugia, 10 meravigliosi anni, con la consapevolezza di essere sempre pronto a valutare un progetto più grande e migliore del mio“.

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