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Grifo, Giannitti: “Vi spiego come abbiamo vinto senza la punta da venti gol”

Il ds biancorosso ha commentato a Tef la stagione vincente. Sul derby con la Ternana: “Il nostro girone più complesso del loro”

Rilassato, sorridente e soprattutto tranquillo. Marco Giannitti può finalmente riposarsi e ricaricare le batterie dopo essersi concentrato negli ultimi mesi ventiquattro ore al giorno sul Perugia per far sì che l’impresa per la quale aveva messo in estate le fondamenta venisse portata a termine. Ora il pensiero però è solo sul derby e il ds ne dà conferma parlando a “Grifo Stadium” di Tef Channel della differenza tecnica tra gironi della Lega Pro: “A detta di tutti il raggruppamento A e il raggruppamento C sono inferiori allo B. Si pensa al Padova e al Sudtirol, ma bisogna considerare anche la grande stagione che hanno fatto il Cesena e le altre quattro squadre che si giocavano con noi il campionato. Era difficile andare a giocare anche contro la Virtus Verona e non è una sorpresa che ai play off abbia sbancato Trieste. Nel girone A l’Alessandria era forte, ma ha vinto il Como. Nel raggruppamento C squadre di grandi piazze come Catania e Palermo hanno sbagliato la stagione, il Bari a un certo punto è calato ed è rimasta la Ternana in vetta”. A dire l’ultima parola sull’esito della sfida tra i gironi e decretare il più difficile potrebbe essere proprio la “finalissima” di Supercoppa.

Le considerazioni partono però dalle origini, tra la sua voglia di Perugia e la delusione nel primo approccio con l’ambiente: “Avevo bisogno di staccare un anno dopo la grande esperienza con il Frosinone. Poi la chiamata del Grifo mi ha attratto. Avevo richieste da squadre di Serie B, ma ho ripensato all’ultima partita giocata al Curi con il club ciociaro. Mi sono convinto perché ho pensato all’emozione pazzesca che sarebbe stato vincere qua un campionato. Mi ha fatto male, invece, vedere che molti giocatori non vedevano l’ora di andarsene. Sembrava fossero retrocessi solo la città e il presidente e che fossero rimasti da soli. Chi invece è restato perché si sentiva protagonista in negativo, si è resto artefice in positivo di questa cavalcata”.

Ancora nessuna dichiarazione sul mercato del futuro, per il quale le linee guida verranno dettate solo dopo la sfida di Terni. Giannitti intanto si toglie dei sassolini relativi alla finestra di mercato invernale durante il quale i tifosi a gran voce chiedevano un attaccante top: “Io non credo nei grandi nomi e nelle doppie cifre. Ho pensato solo a quali caratteristiche ci potessero servire. Vano è quell’attaccante che tiene i palloni quando stai vincendo e ti aiuta a stare alto o fa a sportellate quando devi indirizzare una partita contro una difesa chiusa”. Nel finale un altro segno di apertura verso un futuro congiunto con Caserta: “E’ l’allenatore del momento e ha detto che vorrebbe rimanere per vedere il Curi pieno. E’ fenomenale perché quando raggiunge un obiettivo è subito concentrato per ottenere il prossimo. Non si accontenta mai, ha già vinto dei campionati e ha davanti una carriera importante”.

 

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