L’approfondimento sul rendimento dei giocatori biancorossi: solo otto match da titolare, ma due i momenti cruciali per la cavalcata promozione
Le aspettative per il centrale che scendeva dal Monza per conquistare la seconda promozione in B erano tante. Eppure la stagione di Stefano Negro è stata sottotono. Non per demeriti, anzi. Ma le assenze per infortunio (addirittura quindici) condizionano certamente il giudizio finale.
Seconda scelta
Dodici partite in totale, otto da titolare. Negro è stato utilizzato da Caserta sia con l’assetto a tre che con quello a quattro. E di cose buone ne ha fatte vedere, offrendo un alto rendimento quando in condizione. Ma a tutti gli effetti causa il periodo fermo ai box è diventato il quarto centrale della stagione. Gli infortuni hanno quindi fatto fallire l’operazione “rilancio” dopo la sola partita giocata a Monza nell’anno della promozione. L’ultimo campionato in cui il difensore ha giocato anche con continuità è quello del 2018/2019 nel club di Berlusconi: ventisette match disputati, tre gol segnati e anche la fascia da capitano indossata.
Il destino
Il nome di Negro è comunque legato, per coincidenza o per destino scegliete voi, a momenti cruciali della cavalcata promozione. Suo il primo gol segnato dopo la batosta di Mantova: il colpo di testa alla Fermana è stato il primo segnale della ripresa, da là è partita la striscia di undici risultati utili consecutivi. Il suo ingresso contro la Triestina ha permesso alla squadra, votata maggiormente all’attacco, di adottare un altro assetto di gioco. Da quel momento è partita la rimonta decisiva, quella considerata da tutti gli addetti ai lavori il momento cruciale del campionato.
Voto: 6