Il centrocampista perugino ha sigillato con una perla da lontano e una prestazione di grande personalità la vittoria bianconera nel Trofeo Berlusconi
E’ nato il 14 maggio 2001, è residente a San Mariano di Corciano, omonimo di Andrea, granatiere perugino dell’Inter, ma per nulla imparentato. L’ex ds Goretti lo scoprì e portò in biancorosso, dal Perugia ha preso il volo e ora, ad appena vent’anni, sta dimostrando nella Juventus di Allegri di che pasta è fatto.
Sabato sera a Monza, in occasione del Trofeo Berlusconi numero 25, i baby Soulè e Filippo Ranocchia hanno trascinato la Juventus nel primo tempo, poi la squadra bianconera ha amministrato e portato a casa la vittoria (2-1). Per il ragazzo di San Mariano personalità, ritmo, giocate in serie e un gol, il primo, che è anche una perla, con un sinistro a palombella nell’angolo dal limite che il portiere lombardo ha potuto solo guardare. Come il Perugia, che se lo coccola da lontano, consapevole che un giorno nelle casse biancorosse entrerà il 50 per cento della cifra che la Juventus dovesse incassare per la rivendita del suo cartellino.
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