Disamina del Messaggero sul regista, migliore in campo anche contro il Sudtirol e impegnato nel convincere tutti di poter giocare nel centrocampo a due. Il mercato incombe…
Contro il Sudtirol il Perugia ha nuovamente mostrato un’identità precisa e ottimi spunti da alcuni singoli, in attesa di completare l’organico. Uno su tutti: Salvatore Burrai, che ha trascinato i grifoni dall’inizio alla fine mettendo il piede in tutte le azioni importanti, dettando i tempi e confermando di avere già superato brillantemente i postumi dell’operazione effettuata alla fine della passata stagione, largamente condizionata dai guai fisici.
L’approfondimento è contenuto nell’edizione odierna de Il Messaggero: sulla classe cristallina dell’ex azzurro e sulla sua capacità di guidare l’orchestra non ci sono dubbi. Il dubbio della società riguarda semmai la tenuta difensiva nel centrocampo a due, ruoli in cui Alvini chiede un mostruoso dispendio di energie e in cui servono gamba, fisico e muscoli, oltre che piedi.
Non a caso dall’inizio del mercato di Burrai si sarebbe parlato (Catanzaro, Avellino) per operazioni di mercato ancora mai decollate e che chissà se mai decolleranno mentre dopo il giovane Santoro il Perugia sta cercando un altro centrocampista. Ecco dunque il rebus: rinunciare ad un Burrai del genere sarebbe un delitto, anche nel centrocampo a due dove l’ex Pordenone cerca di dimostrare di poter giocare. E chissà che in queste ore il Perugia non ci stia ripensando.