La rivelazione de Il Messaggero, che racconta la storia del laterale mancino di San Martino in Campo, destinato a una stagione da vice-Lisi
Nell’edizione odierna de Il Messaggero dell’Umbria si parla del terzino mancino perugino Samuele Righetti, 19 anni, che contro il Pordenone ha debuttato in serie B dopo due anni di tentativi (con Cosmi e con Caserta, che lo fece esordire in Coppa Italia) di conquistarsi il Perugia, la squadra del cuore. Cresciuto nelle giovanili del Castel del Piano, già da ragazzo Samuele era una mezzala mancina capace anche di giocare col destro, di grande corsa e fisicità. Lo notò e lo prese il Torino nel cui Settore Giovanile in tre anni è cresciuto, maturato ed è stato trasformato in laterale sinistro.
Il Perugia in lui ha creduto, lo dimostra il fatto che per due estati consecutive lo ha mandato in ritiro con la prima squadra. Un anno fa il club lo cedette in prestito in serie D all’Aglianese per vederlo giocare con continuità e prima della fine del campionato Alvini (allora tecnico del Perugia in pectore) ha anche inviato osservatori a vederlo giocare.
Pareri unanimi per Giannitti e Comotto, quest’ultimo in particolare grande estimatore del ragazzo (e lui di difensori se ne intende). Ma è stato soprattutto nel ritiro di Pieve Santo Stefano che Righetti ha stupito tutti: serio, determinato, sorridente, il ragazzo di San Martino in Campo ha dimostrato di avere qualità anche dal punto di vista tattico e conquistato sul campo i galloni di vice-Lisi come quinto sulla fascia mancina, in un ruolo usurante dove potrebbe spesso essere protagonista, meritando il primo contratto triennale da professionista, firmato alla fine di giugno. Sulla scia di Filippo Ranocchia, Alessandro Tozzuolo e Alberto Lunghi, solo per fare gli ultimi nomi, il Settore Giovanile del Perugia continua a sfornare talenti perugini.
