L’approfondimento de Il Messaggero: la squadra di Alvini è quella che tiene di più il pallone tra i piedi in tutta la serie B. Servono però i gol e il Curi viene in aiuto: in casa si segna da 14 partite consecutive
Il Perugia di Alvini il pallone… lo tiene. A rivelarlo è l’edizione odierna de Il Messaggero: è quella biancorossa la squadra di B che più ha il controllo della palla, per l’esattezza per il 58,2% dei 90 minuti di gioco. Più del Crotone (58%), della Spal (56,2), del Lecce (48,3) e via discorrendo. Anzi, ancora meglio: in casa il Perugia è al quinto posto nella speciale classifica (56,9%) dopo Lecce (63,6), Benevento (58,8), Brescia (58,5) e Crotone (57,2). Mentre fuori solo il Cittadella (63,1) domina partite e avversario più del Perugia (59,4), a conferma della forte identità della squadra di Alvini, dei principi di gioco di aggressione sistematica a prescindere da terreno e avversario.
Ebbene, una volta trovata una precisa identità, Alvini nel dopogara di Frosinone ha chiesto a chiare lettere ai suoi la… pratica: ‘Allo Stirpe dovevamo andare in vantaggio, non possiamo avere questo tipo di idea di calcio e giocare così e non andare in vantaggio. Altrimenti poi arriva un tiro all’incrocio come con l’Ascoli e perdi la partita. Lì dobbiamo migliorare, se la squadra riesce a capire quanto è forte e può lavorare su questo, arriva il salto di qualità’. Per inciso, in questo processo di crescita il ‘Curi’ ha il suo peso: tra le mura amiche il Perugia va a segno da 14 partite di fila e domani contro il Cosenza potrà e dovrà dimostrare di avere acquisito anche l’unica cosa che sinora gli è mancata: l’istinto del ‘killer’.