
Il tecnico biancorosso Alvini si gode il successo ritrovato in B dopo quasi 2 anni, di fronte a oltre 4mila spettatori. “Ci sono organici superiori al nostro, ma sulla carta…”
Sono passati quasi due anni e i grifoni sono potuti tornare ad esultare per una vittoria in Serie B raccogliendo l’abbraccio della curva Nord e di tutto il tifo biancorosso. Era il 27 gennaio 2020 e il Perugia batteva di misura il Livorno con un gol di Melchiorri di fronte a circa 8mila spettatori. Da allora una sola vittoria (con la Salernitana il 7 marzo 2020) ma senza pubblico sugli spalti.
Poi lo stadio è stato chiuso per la pandemia e il Grifo ha vissuto l’anno di purgatorio in Serie C (con solo due vittorie di fronte a poche decine di spettatori per le parziali riaperture di un anno fa). “Giochiamo per mettere dentro la partita la nostra identità – ha detto Alvini dopo il successo casalingo su Inzaghi -, poi ci sono organici superiori come il Brescia, ma solo sulla carata, perché la partita va letta e sviluppata. Noi dobbiamo cercare di migliorare giorno dopo giorno, rimaniamo su questa strada”. Dopo oltre 20 mesi, grazie al successo di misura sul Brescia firmato dal rigore di De Luca (le pagelle di Calciogrifo), il Perugia è tornato a far valere la legge del Curi di fronte al record stagionale di 4369 spettatori (327 ospiti).
Ora il Grifo torna in trasferta e ancora con il vestito di ‘ammazza grandi’. Sabato c’è la gara di Lecce. “Giochiamo contro una squadra che punta alla Serie A – ha detto l’allenatore biancorosso -, è forte e con un allenatore (Baroni, ndr) che ha già vinto il campionato. Sulla carta è una trasferta difficile. Vediamo se Dell’Orco non ha avuto problemi e da lunedì la prepareremo consapevoli della forza del Lecce”.
