Il Perugia di Alvini vanta la miglior difesa del campionato e sulla voce delle reti subite pesa la sconfitta con l’Ascoli
Immaginate un grossa palla demolitrice in grado di abbattere quindici muri in successione, trovarsi davanti ad un sedicesimo e fermarsi all’improvviso. Questa è la rappresentazione dell’attacco del Brescia, arrivato a Perugia con numeri strepitosi e tornato dalla trasferta del Curi con un grosso zero nella voce delle reti segnate. La squadra di Inzaghi, e nel finale della scorsa stagione di Clotet, veniva da quindici partite consecutive in gol e diciannove reti segnate solo nelle prime sette giornate di questo campionato. In Umbria ha vissuto un magro pomeriggio.
Sgarbi, Angella, Dell’Orco e Curado non hanno lasciato che le briciole a Bajic e compagni, concedendo solo il tiro in porta di Tramoni nel finale come occasione da gol. La difesa di Alvini si è ripetuta contro una grande, come fatto contro Benevento e Cremonese, e si è confermata la miglior difesa del campionato. Cinque le reti incassate in tutto, di cui tre solo contro l’Ascoli. Quattro partite su quattro senza subire gol lontano dal Curi, contro il Brescia la prima volta anche in casa. Numeri importanti soprattutto considerando che il Grifo non è squadra che ama chiudersi in difesa e sposare la filosofia del catenaccio. Anzi prova ad imporsi e fare la partita contro chiunque.