Condanna definitiva per il neretino: 3 anni e mezzo per estorsione aggravata dal metodo mafioso
Fabrizio Miccoli deve andare in carcere. Questa la condanna definitiva, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, per estorsione aggravata dal metodo mafioso commissionata a Mauro Lauricella, figlio del boss della Kalsa Antonino “u scintilluni”. A stabilirla (per la durata di 3 anni e 6 mesi) è stata la Corte di Cassazione dopo aver rigettato il ricorso del neretino.
La vicenda che riguarda l’ex attaccante a Perugia nel 2002-2003 risalirebbe a più di 10 anni fa con il tentativo di Miccoli di recuperare 12 mila euro da Andrea Graffagnini, allora titolare della discoteca “Paparazzi” di Isola delle Femmine a Palermo. Condannato già dal primo grado ma ha sempre escluso di sapere che Lauricella fosse imparentato con dei mafiosi. Una volta però emerso il verdetto dell’altro imputato è arrivata la condanna. Prima dell’imputazione coatta la Procura aveva chiesto per ben due volte l’archiviazione della pratica. L’ex calciatore chiederà sicuramente l’applicazione di misure alternative come gli arresti domiciliari ma è inevitabile un passaggio in carcere.
Non è la prima storia di un giocatore finito in prigione al termine della propria carriera. L’ultimo ad essere passato alle cronache è Ronaldinho che nel 2020 ha vissuto 171 giorni dopo essere stato fermato insieme al fratello in Paraguay con passaporti falsi e accuse di riciclaggio.