
Il tecnico toscano dopo il successo in trasferta che lancia definitivamente il Grifo: “Importante lo scalino creato in classifica con chi ci insegue. Ma quella parola non esiste…”
Era la classica prova del nove, per consolidare i play off riconquistati con la super vittoria sul Frosinone e per conoscere le capacità di adattamento alle lunghe trasferte infrasettimanali dopo il mercato. Il Perugia di Alvini esce promosso a pieni voti dal match di Cosenza e con tre punti d’oro in classifica. “La vittoria è meritata – ha detto il tecnico del Grifo in conferenza stampa -, su un campo difficile. Abbiamo dominato la partita, tranne gli ultimi 15 minuti che non mi sono piaciuti”.
“Ma è impensabile venire a giocare qui contro questo Cosenza – ha aggiunto Alvini – e non soffrire. È la vittoria più importante del campionato perché il Cosenza dopo il mercato è diventata forte. L’interpretazione del Perugia è stata significativa, merito ai ragazzi per come abbiamo voluto fare la partita, diversa da sabato. Sono contento”.
Cambiano gli interpreti (ben 8 i cambi iniziali) ma lo spartito biancorosso è lo stesso. “Non esiste la parola turnover per me. Non l’ho fatto, ho messo in campo la formazione che ritenevo più idonea per come volevamo fare la partita”.
In attesa che si completi la giornata, il Grifo ha gli stessi punti di Benevento e Frosinone e certamente arriva alla prossima gara contro la Cremonese capolista ancora in zona play off. “Ma è importante soprattutto lo scalino creato sulle squadre che stanno dietro – ha concluso Alvini -. Continuiamo nel nostro percorso. Non sono contento degli ultimi 15 minuti, ci siamo abbassati e abbiamo perso le nostre caratteristiche. Non è questione di cambi o dell’assetto, ma di mentalità. Dobbiamo crescere”.
