Dai quotidiani locali: la cordata è uscita allo scoperto e sta per far conoscere il ‘project financing’. Il problema dei costi
In concomitanza con la notizia della chiusura della Gradinata del ‘Curi’ e non certo casualmente, sono diventati di dominio pubblico i nomi della cordata per il nuovo Curi. Li ha pubblicati ‘UmbriaTv.it’: si tratterebbe di Giulio Benni, imprenditore marchigiano titolare della catena di negozi sportivi King Sport, quindi il costruttore Francesco Maria Lana, Simone Minestrini, Giampiero Romani, Alberto Bertani di Reggio Emilia, Sea Spa di Marsciano, Mauro Ricci, Mirco Campagnoli e ‘Green Core’ di Perugia.
Secondo i quotidiani locali, Il Messaggero, La Nazione e Il Corriere dell’Umbria, i promotori dell’iniziativa per il nuovo ‘Curi’ hanno inviato al Comune una ‘pec’ confermando l’incontro in programma venerdì per la presentazione del ‘project financing’, commissionato al celebre architetto Gino Zavanella. Un progetto che rispetterebbe le previsioni urbanistiche cui dovranno seguire entro tre mesi dichiarazione di interesse pubblico da parte dell’Amministrazione e conseguente gara di assegnazione.
Si tratterebbe di un progetto molto ambizioso per uno stadio degno di una metropoli, un’impresa affascinante che dovrà tenere conto della redditività e dell’aumento dei costi legati alla crisi che negli attuali cantieri sfiora il 30-40% e pare abbia già fatto lievitare in maniera importante (da 30 a 50 e ora fino a 74 milioni) l’investimento iniziale.