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Perugia-Brescia, Rosi: ‘Visto? Affamati, avvelenati… Siamo tutti castorizzati’

Il centrale dopo la splendida quaterna alle Rondinelle: ‘Ho giocato facendo un sacrificio e rischiando. Abbiamo messo fuori la testa e vogliamo risalire ancora’

Così Aleandro Rosi dopo la scintillante vittoria del Perugia sul Brescia al Curi. ‘Oggi è stata una grande vittoria – ha detto il difensore romano -, è da un po’ di tempo che stiamo bene e, Parma a parte, abbiamo confermato un trend positivo che poteva essere ancora migliore se avessimo battuto il Palermo. Il mio cambio? Eravamo d’accordo col mister che sarei uscito, avevo avuto difficoltà in settimana e lui mi ha chiesto una mano. Io da uomo vero non mi sono tirato indietro come al solito, ho fatto un sacrificio rischiando. Abbiamo rischiato insieme, io e il Perugia, e abbiamo vinto. Siamo un gruppo unito, un blocco unico e credo che anche oggi si sia visto, il nostro atteggiamento deve essere sempre questo, andare ad aggredire glori avversari, soffocarli e fare il nostro gioco. Siamo lì, siamo affamati, siamo avvelenati. Fino a ieri stavamo in mezzo alla m… Non prendere gol è la cosa più importante perchè significa andare a punti. Ora vogliamo migliorare ancora la nostra classifica’.

Ancora una volta tra i migliori, Rosi ha partecipato al primo gol battendo il fallo laterale per Santoro in gran velocità e ha poi effettuato un salvataggio decisivo su Rodriguez nel finale del primo tempo. ‘All’inizio del torneo abbiamo accusato problemi fisici e tattici, abbiamo faticato ad entrare in sintonia con le idee del mister ma da quando è tornato, affamato è arrabbiato come lo eravamo noi, le cose sono cambiate. Abbiamo alzato il livello della competitività anche tra di noi facendo però blocco unico. Ora c’è grande entusiasmo, abbiamo finalmente tirato fuori la testa, ci siamo castorizzati anche se ci abbiamo messo un po’. Il mio ruolo? Sapete che ho passato una vita sulla fascia ma ora fare il braccetto mi stimola e mi allunga la carriera. I tifosi mi hanno applaudito? Sì e questo mi riempie di orgoglio, non è facile a Perugia entrare nel cuore della gente, sono felice di questo calore che contraccambio. Qui è nato mio figlio, mia figlia B studia a Perugia da quattro anni, ci sentiamo a casa… Io e Angella ci siamo riscattati?  Quando sei una persona per bene non hai mai nulla da temere. Io ho perso il papà questa estate, mia madre quattro anni fa e con tutto il rispetto ho saputo affrontare problemi che fanno passare in secondo piano anche il lavoro. Fino a quando avrò questa forza e questa voglia il Perugia potrà contare su di me’.

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