
Dai quotidiani locali: ad allungare l’attesa potrebbero essere l’affare-stadio e le iscrizioni alla prossima serie B
Anche attraverso la rivendicazione degli investimenti sullo stadio, il Comune ha preso le distanze in maniera netta dalla proprietà del Perugia, invitata a tornare subito a vincere o a valutare le opzioni alternative tra cui, tra le righe, la cessione del club. A scriverlo nel loro approfondimento sono i quotidiani locali, Il Messaggero, La Nazione ed Il Corriere dell’Umbria, che rivelano anche come lo stesso Comune avrebbe individuato un’alternativa ritenuta adeguata anche se la volontà di intervento dell’imprenditore in questione sarebbe ancora tutta da dimostrare.
C’è poi da comprendere cosa farà Massimiliano Santopadre, che nel secondo “day after” della sua gestione viene dato in fase di profonda riflessione. La prospettiva di un’altra Lega Pro, economicamente un bagno di sangue debiti relativi al periodo Covid da dilazionare (tutti i club li hanno), debiti pregressi dilazionati a suo tempo con la Lega Pro, paracadute da circa un milione, monte-ingaggi da ridimensionare, iscrizione alla Lega Pro da effettuare entro il 20 giugno e via discorrendo, non è il massimo. Il presidente si trova a un bivio, l’affare stadio sullo sfondo: lasciare o raddoppiare cercando uno sponsor, una ‘fiche’ da giocare. L’incertezza è sovrana e probabilmente nulla accadrà almeno fino a quando non saranno state effettuate le iscrizioni alla B a metà giugno. Il Perugia, retrocesso da terzultimo, sarebbe riammesso soltanto qualora almeno due club non si iscrivessero.
