Da Il Messaggero – Analisi degli ultimi esercizi di bilancio del club del socio unico Santopadre: voci al passivo in linea con quelle in attivo
Approfondimento de Il Messaggero edizione Umbria relativamente al bilancio del Perugia, elemento determinante per la “due diligence” nell’ambito della cessione di un club. Quello biancorosso al 30 giugno 2022 contiene voci al passivo e la stessa cosa accadrà con l’esercizio di bilancio a giugno 2023, ovvero debiti e questo non deve stupire. Tutte le società di calcio pro, con rarissime eccezioni, sono indebitate e tutti i presidenti a fine anno chiamati a metterci del proprio.
L’importante è che poi questo passivo (una decina di milioni) sia in linea con le voci in attivo (una decina di milioni anche in questo caso) come avviene in quello del Perugia, che stando a quanto riferisce il quotidiano ha crediti da riscuotere, depositi bancari, investimenti compiuti e immobilizzazioni, ad esempio i campi sintetici, gli spogliatoi, la nuova sede e in genere gli impianti sportivi realizzati per svariati milioni su terreno comunale che resteranno alla città. Il Perugia ha poi chiuso in perdita gli ultimi esercizi di bilancio, come tutti i club italiani, a causa delle imposte rateizzate del periodo Covid e avrà tempo come tutti altri 3-4 anni per saldarle.
Nei bilanci del Perugia del socio unico Santopadre, per inciso, non è presente la voce “compenso amministratore”, quindi niente stipendio per il socio unico, nè quest’anno e nemmeno negli esercizi precedenti. Mentre all’attivo va aggiunto il parco giocatori di proprietà. Ecco perché secondo gli esperti che hanno analizzato i bilanci per il quotidiano “chi arriverà, se arriverà, troverà un equilibrio sostanziale e una società sana”.