Il commento del presidente del club lombardo dopo la sentenza del Coni: ‘Non escludo un cambio di format, con una B a 21-22 squadre’
‘Andremo al TAR. Qualcuno di importante, forse, non ci vuole in Serie B, ma non molliamo di un centimetro. Non escludo un cambio di format, con una B a 21-22 squadre. Siamo fuori, al momento, per colpe non nostre’. Così ha parlato, ai microfoni di TuttoB.com, Paolo Di Nunno, presidente del Lecco, dopo la pronuncia del Collegio di Garanzia del Coni che ha accolto il ricorso del Perugia contro il club lombardo, la Figc e la Lega B.
‘Siamo in Italia, un paese dove succede di tutto e dove chi ha più forza vince – ha aggiunto Di Nunno a TMW – Ma io la forza ho dimostrato di averla in campo, io la Serie B l’ho conquistata lì, e voglio vedere chi adesso mi dice che questo torneo non posso farlo: come si può fare una cosa del genere? Questo ci complica anche il mercato, noi ricorreremo in tutti i gradi di giudizio, ma il TAR è fissato al 2 agosto, viene difficile anche contrattualizzare altri calciatori. Ma tanto qui comandano i soliti, e l’onestà non è premiata, non è quella che comanda. Noi, se non vinciamo i successivi gradi di giudizio, siamo condannati alla Serie D, ma a quel punto dirò io basta, per me il calcio chiuderà’.
Ha commentato la decisione del Coni anche il vicepresidente del Lecco Gino Di Nunno ai microfoni de LaCasaDiC: ‘Dobbiamo sentire gli avvocati, c’è grande delusione. Faremo ricorso al TAR. Ci mettono il bastone tra le ruote, non so cosa dire. Delusione totale. Faremo ricorso, siamo convinti di avere ragione’.