A margine della cena di Natale con gli sponsor al Castello di Rosciano, il presidente del Perugia, Massimiliano Santopadre, ha rilasciato un’intervista che è stata pubblicata sul canale You Tube ufficiale del club. Il patron biancorosso è partito dalle molteplici vicissitudini che si sono susseguite negli ultimi mesi: “Sono ancora vivo, ma tutto quello che è accaduto in questo ultimo periodo mi ha segnato e lo ha fatto in maniera importante. Ma come in tutte le cose la vita va avanti e bisogna cercare, nel male che accade, il bene che rimane. Non è stato semplice ed è difficile ripartire in queste situazioni e condizioni. Ho cercato di dare sempre tutto me stesso ma tutto questo mi ha tolto tanta forza. Sono stanco e non riesco nemmeno più a parlarne, a torto o a ragione mi dispiace perché ho meno forza da trasmettere al gruppo“.
“Nulla è perduto – ha continuato Santopadre – nella mia vita sono abituato a rialzarmi dopo i momenti difficili. Spero di riuscire a farlo insieme a chi ancora mi vuole bene e mi stima. Cosa mi ha dato più fastidio? Il fatto che si pensi che io sia venuto qui per guadagnare e continuo a stare qui per guadagnare, e poi il fatto di non essere creduto. Questa è la cosa che mi fa soffrire di più perché si creano delle spaccature che alla fine fanno soltanto male al Perugia. Oggi dire chi ha torto o ragione mi sembra superfluo, bisognerebbe azzerare e ripartite. Ma non c’è la voglia per farlo e si continua ad andare avanti per inerzia e le difficoltà sono maggiori rispetto ad anni fa”.
“Io sono ancora qui – ha concluso il presidente del Perugia – perché ad oggi, malgrado nessuno mi creda, non ci sono persone serie e concrete che mi sostituiscano.”