Così Francesco Mezzoni, difensore del Perugia, dopo la sconfitta in casa della Torres, davanti alle telecamere di Umbria Tv.
“Cosa ci ha frenato? Ogni partita noi la affrontiamo come una battaglia, a volte riusciamo a farlo percepire, altre no ma vi assicuro che la squadra ci mette sempre il cuore. Partite come questa in casa di una squadra forte era di sofferenza, ci sta che puoi andare in difficoltà ma noi ci mettiamo intensità e cuore”.
Cosa prevedeva il piano-gara nel secondo tempo, in cui il Perugia è andato peggio? “Il mister aveva detto di non affrontarla come una finale ma come tutte le altre gare, con lo stesso impegno di sempre perchè nulla è scritto e di partite ne mancano. Nel secondo tempo non ho percepito un peggioramento, ma undici ragazzi che ci mettevano il cuore. Poi ci sono anche gli avversari, una buonissima squadra che ha sfruttato un episodio, prima di occasioni nitide ne avevamo avute più noi. Non è un alibi, potevamo fare sicuramente meglio su quell’azione. Se il campo irregolare può avere influito? Sapevamo che era così e non è un alibi, abbiamo giocato su campi peggiori, errori ne hanno commessi entrambe le squadre. Il nostro piano non cambia, dovremo lavorare per migliorare su tanti aspetti”.
Solo un gol segnato nelle ultime quattro partite dopo i dieci nelle prime quattro, come mai? “Ogni partita fa storia a sè, potevamo vincere anche sempre 1-0 quelle prime quattro. Le assenze di Ricci e Matos sono importanti ma il gol arriverà quando arriveremo davanti alla porta lucidi e cattivi, al di là di chi gioca”.
