Una sentenza del tribunale amministrativo chiede al questore di rimodulare i due anni di Daspo inflitti al tifoso del Grifo per l’accensione del bengala: “Non c’era intento violento”.
Accendere un fumogeno allo stadio non è di per sé atto che incita alla violenza se non è accompagnato da frasi violente o altri gesti idonei ad incitare alla violenza: lo ha deciso il Tar dell’Umbria con la sentenza numero 252 pubblicata mercoledì scorso in cui ha chiesto al questore di Perugia di rimodulare i due anni di Daspo inflitti a un tifoso del Perugia che durante l’ultimo derby al Curi tra Perugia e Ternana (quello finito 2-3 con la rimonta delle Fere) aveva acceso un fumogeno in gradinata. La notizia è riportata dal Messaggero.
Attenzione: il Daspo non va annullato secondo il Tar, ne va solo modificata la durata. Insomma, due anni lontano dagli stadi sono troppi. “Da quanto emerge dagli atti – si legge infatti nella sentenza – il fumogeno ha una durata estremamente limitata, pari ad un solo minuto; inoltre nell’atto impugnato non si riportano le specifiche circostanze che sostanzierebbe l’incitazione alla violenza“.