
Ospite della trasmissione ‘Amarcord Grifo’ su Tef, l’ex grifone ricorda la sua esperienza africana. Una avventura importante soprattutto dal punto di vista umano
“Devo ringraziare mia moglie e la mia famiglia che hanno sopportato la mia assenza – racconta Gianni Troiani – stavo lì un mese e mezzo, due mesi, poi tornavo per qualche giorno a casa e scendevo nuovamente. Impressionante Nairobi, dove c’erano baraccopoli in serie con un milione di persone almeno“.
“Mi ha segnato quella esperienza, sotto il profilo umano soprattutto. Vedevo questi ragazzi che volevano diventare calciatori e vivevano nelle baracche e lì costruivano la loro vita. Si sposavano, costruivano la propria vita. Eppure quando mi incontravano mi dicevano: ‘Non dimenticare che io prego per te’. Bellissimo“.
