Un anno fa ha deciso di appendere le scarpette al chiodo dopo una vita sui campi di calcio, dai dilettanti alla Serie A. Con il Perugia il grande salto…
Ha staccato la spina, Davide Baiocco. L’ex centrocampista del Grifo, nel gennaio 2018, ha deciso di appendere le scarpette al chiodo, a 42 anni, dopo un paio di stagioni nei campionati dilettantistici della Sicilia. E ora. “Non seguo il calcio da un anno – ha detto Baiocco a tuttocalciocatania.com -. Lo dico onestamente”.
Arrivato a Perugia, il portiere Bizzarri ha ricordato le chiacchierate con Davide a Catania. Altri tempi.Ora traspare una certa amarezza nella parole di Baiocco. “Ci sono cose che non stanno né in cielo né in terra, vedi il caso Pro Piacenza con il 20-0 del Cuneo. Tutti si concentrano sulla vittoria del campionato. Nessuno si pone la domanda ‘dove sarò tra 5-10 anni?’. Io preferisco avere un’ottica di 5-10 anni per poi, magari, rimanere stabilmente in Serie A. L’importante è avere idee chiare”.
L’ex centrocampista biancorosso ha ricordato poi l’inizio della sua carriera e l’importanza di Luciano Gaucci. Prima alla Viterbese e poi al Perugia. “Con Gaucci è stata un’esperienza formativa, mi ha fatto crescere tanto. In particolare Luciano è una persona che ti dà tanto ma pretende anche tanto. Non era sempre facile gestire il rapporto con lui ma l’importante è che da ogni esperienza ricavi il meglio. Non ho condiviso il modo d’interpretare alcune situazioni nei momenti difficili ma ti faceva anche stare bene quando tutto andava per il meglio. Forse a Gaucci mancava un po’ di equilibrio, che serve sempre nella vita”.