L’allenatore del Grifo si lecca le ferite dopo il ko (0-3) in casa del Pordenone. Per il tecnico biancorosso le parole di Goretti di inizio settimana hanno lasciato il segno: “Ci siamo squagliati”.
Il Pordenone vola, il Perugia è apertamente in crisi. Ecco la sintesi della tredicesima giornata giocata alla Dacia Arena e vinta 3-0 dai ramarri. Un ko che, in casa biancorossa, chiude una settimana aperta dall’uscita allo scoperto del dt Goretti con quel “senza promozione in A sarebbe un fallimento”.
“Ognuno ha il suo punto di vista – ha detto Oddo in conferenza stampa dopo il ko contro il Pordenone -, evidentemente questa non è una squadra matura che può sopportare certi pesi. Bisogna essere onesti, certamente credo alla Serie A ma allo stesso tempo dico che ci sono tante altre squadre superiori. Il gap si può colmare con il lavoro, però creare false aspettative diventa pericoloso. Siamo la squadra più giovane del torneo, se poi manca uno come Angella che per la presenza è un riferimento, tutto è più difficile. Il passo più grande dobbiamo farlo di squadra, ci vogliono i singoli che fanno crescere il gruppo”.
La prestazione contro il Pordenone fa emergere un Oddo molto amareggiato. “Dobbiamo dare di più, fare di più, mettere più in campo. Quello che mi dispiace è la diversità di atteggiamento e di approccio tra primo e secondo tempo. Nella ripresa si respirava l’aria del gol da 7 minuti e noi in quei momenti manchiamo. Sono i giocatori che devono rendersi conto che devono compattarsi, invece ci scolliamo. E poi non c’è stata reazione, dopo il vantaggio del Pordenone ci siamo squagliati. I cambi? Li stavo preparando perché si annusava il gol, ma non ho fatto in tempo”.