Domenica sera al Curi è di scena la squadra di Zauri che ha segnato 23 reti nelle prime 13 giornate. E ha mandato a bersaglio 10 giocatori diversi.
Arrivare al primo crocevia stagionale con la difesa in affanno dopo aver preso 5 reti in 2 gare e trovarsi di fronte il miglior attacco del torneo trasforma in un esamone a tutto tondo la sfida che attende il Perugia di Oddo. Domenica sera, al Curi, arriva il Pescara di Zauri, allievo del tecnico perugino, che conta 23 reti nelle 13 gare giocate in campionato.
Il Grifo deve tirare fuori il meglio possibile per la svolta. Perché nessuna squadra in B ha segnato quanto il Delfino, perché la difesa biancorossa incassa gol da 6 giornate consecutive (la finestra della crisi perugina) e perché il Pescara va a segno da 7 partite di fila (4 vittorie, 1 pareggio e 2 ko).
Solo l’Ascoli (22 reti) si avvicina al potenziale offensivo pescarese. Se il Delfino segna 1,76 reti a partita, il Perugia (con 14) ha all’attivo poco più di un gol a partita e le ultime due gare è rimasto totalmente a secco.
C’è un’altra differenza sostanziale tra Oddo e Zauri. Il Pescara è “un’orchestra del gol” e ha mandato in rete 10 calciatori (meglio solo Pisa e Pordenone con 11): Galano è il capocannoniere con 8 reti, poi Machin (5), Tumminello (4), Memushaj (2), Busellato, Bettella, Maniero, Borrelli, Campagnaro e Palmiero. Il Perugia è “Iemmello dipendente”: il bomber biancorosso ha segnato 9 delle 14 reti e i marcatori biancorossi sono appena 5 (peggio solo il Frosinone con 4).