Il presidente mette nel mirino l’emotività dei suoi tesserati: ‘Da ora in avanti multe da 10.000 euro per ogni rosso a calciatori, staff e dirigenti’
Chi si attendeva un Massimiliano Santopadre indiavolato per i torti arbitrali subiti dal Perugia nelle partite perse contro Cittadella e Pordenone, dovrà ricredersi. Anzi, il presidente del Grifo tira fuori una mossa ‘alla D’Attoma’. “Sono molto rammaricato per quello che è accaduto nel corso di tutta questa stagione – ha spiegato a TuttoMercatoWeb -. Non capisco tutto questo nervosismo da parte della squadra e chiedo scusa io a nome di tutto il Perugia alla classe arbitrale. Sono incazzatissimo per quanto avventuro e per questo ho deciso di sanzionare ogni prossimo rosso dovuto alla proteste con una multa da diecimila euro valida sia per i calciatori che per lo staff tecnico e dirigenziale”.
Altro che arbitri, nel mirino ci vanno i tesserati biancorossi che si sono fatti trasportare dall’emotività finendo per compromettere una situazione già delicata aggiungendo squalifiche su squalifiche (Di Chiara, Goretti, Falzerano e Sgarbi sono solo gli ultimi di una fila da record) agli infortuni che impediscono alla squadra di giocare le partite al massimo delle potenzialità. Ma Santopadre si dimostra dirigente di spessore andando anche oltre. “Quello che non vorrei adesso è che il Perugia sia vittima del pregiudizio. I ragazzi hanno sbagliato, ma credo che il club vada comunque rispettato. Siamo diventati antipatici ai direttori di gara e lo capisco, ma come presidente penso sia giusto che io tuteli un club e gli investimenti che sono stati fatti da eventuali errori. Abbiamo sbagliato tanto fin dall’inizio del campionato e io me ne assumo la piena e totale responsabilità. Adesso abbiamo sei gare davanti per salvare orgoglio e categoria. Il futuro di tecnico e dirigenza? Non esiste futuro più pericoloso della prossima gara. Solo dopo potremo ragionare sulla prossima stagione con il chiaro obiettivo di rimediare agli errori commessi quest’anno”.