Nella Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il Perugia ha caricato nei propri social, nel profilo della squadra maschile e quello della femminile, un video per sensibilizzare
“Un vero uomo conquista con la forza del cuore”. “Chi ti ama, ti accarezza. Non ti picchia“. Queste sono alcune delle frasi presenti nel video pubblicato nei social dal Perugia per schierarsi a sostegno della causa contro la violenza sulle donne. Il 25 novembre è la giornata internazionale dedicata a questa tematica, un qualcosa per il quale è necessario ancora fare molti passi avanti nel paese. La ricorrenza proclamata dall’Onu nel 1999 deve essere vista come solo un’occasione in più per ricordare un qualcosa che va mantenuto tutto l’anno: il rispetto. Un qualcosa che deve cambiare nel quotidiano, partendo delle piccole cose, senza aver bisogno di un giorno in cui molti possono, per credenza o per convenienza, sposare una causa, talvolta dimenticandosene solo 24 ore dopo. “Qualsiasi forma di violenza in una cultura non può essere eliminata senza cambiare cultura”. Questo è quanto ha affermato Charlotte Bunch, scrittrice ed attivista umana per i diritti delle donne ed i diritti umani.
Favalli, Monaco e Rosi sono alcuni dei protagonisti del video in cui i giocatori biancorossi si dipingono il volto con un segno rosso, come si è visto nelle scorso weekend nei visi dei giocatori di Serie A e come potrebbe accadere in Lega Pro nella prossima giornata che sarà dedicata a Michela Noli e ,con lei, a tutte le donne vittime di violenza.
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Violenza che non è solo quella fisica, ma anche quella psicologica legata alle parole. E’ per questo importantissima la presenza di un alleato come Parole O_Stili che sottolinea al punto 2 del “Manifesto della comunicazione non ostile per lo sport” l’importanza dei discorsi che indicano chi siamo e quanto crediamo nello sport. Il video del Perugia femminile parte da questo concetto: un video senza suoni, senza musica e senza parole perché “la bellezza non ha voce ma grida più forte di ogni violenza”. Del resto, come diceva il filosofo Benedetto Croce: “La violenza non è forza ma debolezza, né mai può essere creatrice di cosa alcuna, ma soltanto distruggerla”. E’ quindi dalle parole, nel mondo in cui vengono usate e quali vengono scelte, che bisogna attuare il cambiamento: per costruire ponti ed abbattere barriere. La violenza invece fa l’opposto, “distrugge ciò che vuole difendere” diceva Giovanni Paolo II.
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Foto da video Instagram del Perugia