La cerimonia per Pablito al ‘Curi’, il commosso ricordo del Condor: ‘E’ la vera icona del calcio italiano nel mondo, ci legarono tante piccole concomitanze’
Questo il ricordo di Paolo Rossi fatto dal ‘condor’ Franco Vannini durante la cerimonia di addio al grande campione che militò anche nel Perugia questa mattina all’interno dello stadio ‘Curi’.
‘Non ebbi la possibilità di frequentarlo molto nell’anno in cui era a Perugia a causa del mio infortunio e dopo ancora meno, lo rividi in occasione della mostra che aveva allestito a Perugia e alla quale mi invitò personalmente da amico e non da compagno, facendomi un grande onore. Molte cose ci accomunavano, la toscanità, il fatto che abitasse vicino casa mia, che le sue bimbe frequentassero la scuola che avevo fatto io da piccolo, tante piccole concomitanze fecero sì che ci legassimo. Quando lui arrivò Perugia era già un calciatore importante che aveva dietro stampa e tifosi. Si ricorda ancora la mia intervista in cui venne travisata la polemica che in realtà io rivolsi ai dirigenti della società più che a lui, sostenevo che il suo arrivo aveva messo in secondo piano una squadra che era arrivata seconda solo l’anno prima. Il mio non fu un attacco a Paolo. Ritengo Paolo Rossi la vera icona del calcio italiano e dell’Italia nel mondo, i suoi gol contro il Brasile sono l’emblema di un riscatto italiano in un momento storico in cui c’era davvero bisogno dopo gli anni di piombo. Grazie a lui il mondo cambiò opinione sull’Italia. Per me essere qui a rappresentare il Perugia di quell’anno è un grande onore. Gli confessai che mi sono sempre spacciato per uno che aveva giocato con lui e quando glielo feci presente mi rispose che insieme avremmo fatto belle cose’.
