Il tecnico biancorosso ha descritto il momento dei lombardi: “Arriveranno al “Curi” avvelenati dopo una partita nata storta”. Sul mercato: “Contento sia finito. Falzerano è voluto rimanere”. Saranno out Monaco, Rosi e Minesso
Il Grifo non è più la squadra di Mantova. Un girone dopo lo afferma Fabio Caserta alla luce dei risultati e del cammino intrapreso dalla squadra biancorossa. Al “Curi” domenica arriverà una squadra che si trova nella stessa situazione in cui si era trovato il Perugia dopo il match in Lombardia: “Mi aspetto un Mantova rabbioso e ferito. Dovremo fare una grande partita. Sappiamo bene la voglia di rivalsa che scatta in ognuno dopo partite nate male e concluse con parziali molto negativi. Dal match successivo c’è sempre una reazione. Lo abbiamo provato sulla nostra pelle e penso sia così anche per loro dopo il 6-0 al passivo contro il Padova. Non troveremo una squadra in difficoltà”.
Il tecnico biancorosso ha stilato anche la lista degli infortunati proveniente dall’infermeria, dalla quale spera di poter depennare qualcuno dopo l’allenamento odierno: “Sicuramente saranno fuori Minesso, Monaco e Rosi. Spero di recuperare Vano, Murano e Melchiorri. Sarà difficile, siamo in difficoltà a livello numerico nel reparto avanzato”.
Domenica si affronteranno il Mantova, che ha giocato tre partite negli ultimi sette giorni, e il Perugia, che non ha disputato il turno infrasettimanale contro il Cesena, causa Covid. Caserta ha spiegato i vantaggi e gli svantaggi di avere tante partite ravvicinate: “Quando sei in forma, devi cavalcare l’onda. Quando hai gli infortunati, se non giochi hai più tempo per recuperarli. Alla fine però conta sempre il risultato. Se noi a marzo dovremo vivere una situazione simile, se sarà positivo o meno dipenderà da come arriveremo a quel momento in classifica, con i risultati e con gli infortuni”.
L’allenatore ha risposto così alle domande sul mercato e sulle voci di un possibile acquirente della società biancorossa: “Io e i ragazzi pensiamo a lavorare e fare bene sul campo. Non sono cose di mia competenza. Nel mercato interviene chi pensa di poter alzare il tasso tecnico e non serve sempre fare tanti acquisti. Credo che i ragazzi hanno lavorato bene fino a gennaio. Non parlo né della mia squadra né delle concorrenti. Le voci di un possibile acquisto non le avevo neanche sentite”. Caserta si è soffermato sulla situazione di Falzerano: “Non ha mai manifestato la volontà di andare via a tutti i costi: ha sempre lavorato duro ed è contento di essere rimasto. Se sta bene mentalmente e fisicamente può fare la differenza anche in Serie B. All’inizio ha sofferto le scorie della passata stagione e il fatto che lo facessi giocare poco perché non lo vedevo come volevo. Ma si è sempre allenato bene e nell’ultimo mese è stato determinante per prestazioni e gol”.
A fine conferenza, il tecnico ha ragionato sulla differenza tra il Perugia di Mantova e quello che ci sarà domenica al “Curi” un girone dopo: “Quella sconfitta ci ha fatto bene e ci ha fatto capire tante cose. Tante responsabilità erano mie e da quella partita è iniziato un nuovo campionato. Non è tutto risolto, dobbiamo cercare di colmare ancora le lacune. Ma la strada intrapresa dai ragazzi è quella giusta: la squadra pensa al presente e non al futuro, pensiamo a noi e non agli altri. Il risultato finale conta tanto, ma tutto passa da quello che produci durante la settimana”.
