L’approfondimento de La Nazione e Il Messaggero: dal ritorno della difesa a quattro il Perugia segna una rete in più e ne subisce mezza in più a partita
Incrementate media-punti e media-gol, aumentato il passo rispetto alla concorrenza. A stilare il mini bilancio da quando il Perugia ha cambiato modulo, ovvero dall’inizio del 2021, sono La Nazione e Il Messaggero nelle edizioni odierne. Con il ritorno alla difesa a 4 dopo le 13 partite con il 3-5-2, si può ben dire che i risultati per il tecnico Fabio Caserta sono molto soddisfacenti.
Dalla trasferta di Matelica del 10 gennaio ad oggi il suo Perugia ha disputato 5 partite ottenendo 13 punti e segnando 13 gol (migliore attacco del girone in questo lasso di tempo), alla media di 2,6 a partita in entrambi i casi. L’unico intoppo c’è stato con lo 0-0 sul campo (di patate) di Fano, poi l’attacco ha davvero sempre segnato a raffica (minimo 3 gol) contro qualsiasi avversario, e il progresso è evidente se si considera che con la difesa a 3 si marciava alla media di 1,6 gol segnati a partita.
Di contro, ma anche questo Caserta lo aveva previsto, è aumentata la quantità delle reti subite: 5 i gol subiti in 5 partite, 1 a partita quando con la difesa a 3 la media era di 0,6 reti al passivo ogni 90’. Poco male, perché all’incremento di mezzo gol subito in più a partita corrisponde l’incremento di un gol segnato in più e nel conto il Perugia ci guadagna.