L’assessore allo Sport Clara Pastorelli annuncia via social la fine dei lavori e ricorda: ‘Si continua a lavorare su un progetto più ampio e complesso…’
La comunicazione arriva ancora una volta via social, dove l’assessore allo Sport Clara Pastorelli ha postato foto e video dei lavori ormai ultimati di consolidamento al tetto della Tribuna dello stadio ‘Renato Curi’. ‘Dopo i lavori obbligatori di adeguamento della copertura della Tribuna Ovest a seguito delle verifiche di vulnerabilità sismica, si continua a lavorare ad un progetto più ampio e complesso…’. Quindi gli hashtag ‘sultettodelCuri’ e ‘ilComunediPerugiafalasuaparte’.
Un modo per ribadire che, in attesa del ritorno del Perugia in serie B, i lavori di consolidamento continuano (prossime tappe: le strutture in acciaio di Curva Nord e Curva Sud) e in ogni caso il progetto del nuovo stadio, le cui fondamenta sono state poste in questi mesi, è sempre in piedi. Come noto il nuovo ‘Curi’ sorgerà dove è ubicato l’attuale e sarà un impianto dal costo di 35-40 milioni, interamente coperto da 20.000 posti per permettere l’ottenimento della Licenza Uefa e l’utilizzo del ‘Curi’ a tutti i livelli, ivi incluse le partite della Nazionale.
I 20.000 posti saranno tutti coperti, ci saranno anche i box vip e la Tribuna verrà trasferita nell’attuale Gradinata, che a sua volta passerà in Tribuna. Saranno dunque trasferiti armi e bagagli sotto la tribuna anche gli spogliatoi, come nei primissimi progetti, mentre le squadre faranno il loro ingresso in campo dalla Tribuna centrale. Scelta questa anche di carattere idrogeologico, perchè la distanza dal torrente Genna non sarà più un ostacolo in presenza di una ristrutturazione. I cantieri inizieranno a campionato fermo e naturalmente il progetto comprenderà anche una parte commerciale per permettere il necessario rientro economico.
Cassa Depositi e Prestiti è al lavoro da Roma per individuare i finanziatori del nuovo progetto, che viaggia sul doppio binario della ristrutturazione dell’attuale impianto, sul modello dello stadio ‘Atleti Azzurri d’Italia’ di Bergamo, oppure la realizzazione ‘ex novo’ sul modello dello ‘Stirpe’ di Frosinone.